Part-Time: le nuove regole in vigore

Noemi Ricci - 29 giugno 2015

  Entrano in vigore i decreti attuativi del Jobs Act: ecco tutte le novità introdotte dalla Riforma del Lavoro Renzi sul contratto part-time.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n.144 del 24-6-2015 – Supplemento Ordinario n. 34) del decreto legislativo n. 81 del 15 giugno 2015 di riordino dei contratti di lavoro e di revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 (Jobs Act), cambiano le regole per i contratti di lavoro a tempo parziale (Capo II, Sezione I, articoli dal 4 al 12). 

Il decreto sulla giustizia civile inizia il lavoro

di Claudio Ceradini - martedì 30 giugno 2015

 Il Consiglio dei Ministri la scorsa settimana ha licenziato il testo, che voci di corridoio solitamente affidabili indicano come suscettibile di qualche non trascurabile modifica prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, del decreto cosiddetto sulla giustizia civile, letteralmente "recante modifiche alle disposizioni in materia fallimentare, civile e processuale civile, e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria".

Equitalia: revoca della dilazione con 8 rate scadute (ma anche meno)

di Enrico Ferra - martedì 30 giugno 2015

Come noto, il D.L. n.69/2013 (c.d. “Decreto del Fare”) è intervenuto in maniera piuttosto incisiva sul d.P.R. n.602/73 in materia di riscossione delle imposte. Tralasciando gli aspetti relativi alle nuove norme procedurali in tema di espropriazione immobiliare ed iscrizione ipotecaria sugli immobili dei contribuenti “morosi”, in questa sede si evidenziano le principali modifiche che hanno interessato le procedure di rateazione, che celano alcuni aspetti critici da un punto di vista applicativo. 

Il punto sulla tassazione indiretta del trust

di Luigi Ferrajoli - martedì 30 giugno 2015

 La questione relativa alla tassazione dell’atto istitutivo del trust con riferimento all’imposizione indiretta resta tra le più dibattute nella giurisprudenza di merito ed ha iniziato ad essere oggetto delle prime pronunce di legittimità. 

La detraibilità delle spese per intermediazione immobiliare

di Luca Mambrin - martedì 30 giugno 2015

 L’art. 15 comma 1 lett. b-bis del Tuir prevede che possano essere portate in detrazione nella misura del 19% le spese sostenute per i compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale; l’importo massimo su cui è possibile beneficiare della detrazione del 19% non può essere superiore a 1.000 euro.

Dubbi sulla voluntary di immobili in Paesi BL con accordo

 di Nicola Fasano - martedì 30 giugno 2015

 In un recente intervento avevamo dato conto dell’orientamento espresso dal Documento di studio 1/2015 dell’ODCEC di Milano sulla voluntary disclosure, in merito alla regolarizzazione degli immobili situati in Paesi Black list con accordo. 

Garanzia giovani: chiarimenti dall’INPS

A seguito dell’ampliamento della sfera delle tipologie contrattuali per le quali è possibile riconoscere il bonus occupazionale;, l’INPS ha emanato la circolare n. 129 del 26 giugno 2015 con cui fornisce precisazioni normative e indicazioni per l’inoltro delle istanze di ammissione all’incentivo, comunicando altresì, che è stato reso cumulabile con altri incentivi all’assunzione.

Riforma contenzioso tributario: sentenze subito esecutive e tutela cautelare ad ampio raggio

di Saverio Cinieri - Dottore commercialista e pubblicista


 Immediata esecuzione delle sentenze emesse dalla Commissioni tributarie in ogni grado di giudizio ed estensione della tutela cautelare al processo tributario. Sono i due pilastri su cui si fonda la riforma del contenzioso tributario approvata, in prima lettura, dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 26 giugno, in attuazione della legge delega fiscale.

Contabilità finanziaria appesantita da split payment e reverse charge

di Marco Nocivelli 



 Un decreto interministeriale ritocca i principi contabili applicati già in vigore per gli enti "sperimentatori", a regime per tutti dal prossimo anno, per recepire gli obblighi IVA introdotti dalla legge di stabilità 2015. 

Quando la notifica frettolosa rende nulla la cartella esattoriale

di  Antonino Marino 

Le notifiche di atti tributari in genere, avvisi d'accertamento, cartelle di pagamento, ecc., effettuate tramite deposito presso la Casa comunale, sono nulle se non risulta formalmente tentata la consegna anche presso il luogo di lavoro del destinatario dell'atto. 

SRL a confronto: lo scenario nel 2015

di Paolo Meneghetti, Vittoria Meneghetti 


 Trascorsi i primi tempi di introduzione delle nuove tipologie di Srl, ad oggi lo scenario sembra stabile, prevedendo 2 sottotipologie: Srl (tradizionale, a capitale ridotto, a contenuto innovativo – Isrl) e Srls. 

Esiste un valore dell’area per i fabbricati non cielo terra?

 di Giovanni Valcarenghi - lunedì 29 giugno 2015

Nonostante il termine “canonico” di approvazione e deposito dei bilanci sia ormai spirato, riteniamo utile tornare per un momento sulla tematica dello scorporo delle aree, alla luce delle indicazioni operative fornite dal CNDCEC in analisi alle novità contenute nel nuovo documento OIC 16, applicabile ai bilanci dell’esercizio chiuso al 31-12-2014.

La deducibilità dei contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari

 di Luca Mambrin - lunedì 29 giugno 2015 

 Costituiscono oneri deducibili dal reddito complessivo i contributi previdenziali ed assistenziali versati nel 2014 per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare (quali ad esempio colf, baby sitter e assistenti delle persone anziane) per la parte a carico del datore di lavoro, nel limite di un im­porto massimo di euro 1.549,37.

Senza l’allegazione della denuncia niente raddoppio dei termini

 di Luigi Ferrajoli - lunedì 29 giugno 2015 

La questione del raddoppio dei termini, introdotto dall’art.37 del D.L. n.233/06, previsto nelle ipotesi di violazione penale tributaria, è ancora oggetto di discussione. 

La rilevanza “sostanziale” degli acconti ai fini dell’IVA

 di Marco Peirolo - lunedì 29 giugno 2015 

 Il pagamento anticipato, in tutto o in parte, del corrispettivo integra il momento di effettuazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA, vale a dire quelle che soddisfano i presupposti oggettivo, soggettivo e territoriale. Secondo il consolidato orientamento della Corte di Cassazione, tale evento – cioè il pagamento anticipato, totale o parziale, del prezzo – assume rilevanza “sostanziale”, in quanto idoneo, di per sé, ad integrare il momento impositivo e, quindi, anche l’esigibilità dell’imposta (Cass. 22 maggio 2015, n. 10606 e 26 febbraio 2014, n. 4618).

La maggiorazione Ires per le società di comodo

di Federica Furlani - lunedì 29 giugno 2015


 Le società c.d. di comodo, ovverosia le società non operative e le società di perdita sistemica, costituite nella forma di società di capitali (spa, sapa ed srl), sono tenute ad applicare la maggiorazione del 10,5% dell’Ires.

La pensione supplementare

Alla luce dell’attuale sistema del mercato del lavoro, accade spesso che un lavoratore abbia svolto nel corso della sua vita differenti attività lavorative le quali abbiano dato luogo a posizioni assicurative presso fondi pensione diversi. In tali ipotesi oltre alla possibilità di esercitare la ricongiunzione, la totalizzazione o il cumulo contributivo, ai lavoratori dipendenti del settore privato (AGO) cui sia stata liquidata già una prestazione previdenziale principale viene concessa la facoltà di chiedere la liquidazione della pensione supplementare. In particolare, si tratta di una prestazione economica liquidata, a domanda, al lavoratore che può far valere contribuzione accreditata nell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, vecchiaia e superstiti non sufficiente a perfezionare il diritto ad un’altra pensione (vecchiaia o assegno ordinario di invalidità) con i requisiti contributivi normalmente richiesti. 

Lavoro & Previdenza – La settimana in breve

INPGI: comunicazione reddituale 2014
L’INPGI, con la Circolare n. 5 del 15 giugno 2015, ha tenuto a ricordare che la comunicazione obbligatoria dei redditi percepiti per attività giornalistica autonoma “libero professionale” nel corso del 2014 deve essere trasmessa entro il 31 luglio 2015. In particolare, l’adempimento obbligatorio deve essere effettuato esclusivamente in maniera telematica, collegandosi a “denunciags.inpgi.it” attivo tutti i giorni dal 15 giugno 2015, dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per effettuare la comunicazione è necessario identificarsi nel sito utilizzando il codice iscritto (il numero di posizione) e la password normalmente utilizzata per l’accesso ai dati personali. Se la comunicazione viene presentata dopo la scadenza del 31 luglio si applica una sanzione calcolata come percentuale del contributo soggettivo minimo, che è quindi ridotta per i primi 5 anni di iscrizione all'Albo e per i pensionati. Sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti iscritti alla Gestione Separata INPGI che nell’anno 2014 hanno svolto attività autonoma giornalistica:

Speciale dichiarazioni

UNICO PF: diritti d’autore e compilazione Quadro RL
L’articolo 53, comma 2, lettera b), TUIR individua i proventi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di invenzioni industriali, ecc. (brevetti, know how, articoli per riviste o giornali) percepiti in modo diretto dall’autore o inventore. In altre parole, trattasi dei compensi, compresi i canoni, relativi alla cessione di opere e invenzioni tutelate dalle norme sul diritto d’autore, conseguiti anche occasionalmente. Sui compensi relativi ad utilizzazione economica di opere di ingegno, spetta una deduzione forfettaria a titolo di spese che, ai sensi dell’articolo 54, comma 8, TUIR è pari al:  40%, per i soggetti di età inferiore ai 35 anni (nati a partire dal 1° gennaio 1980 compreso);  25%, per i soggetti con età superiore o uguale a 35. La percezione di tali indennità comporta la compilazione del Quadro RL del modello Unico PF. 

Lavoro subordinato estero: caso pratico 
Un contribuente fiscalmente residente in Italia ha lavorato fino al 30.06.2015 in tale Paese per conto di un datore di lavoro italiano. Per il lavoro subordinato svolto ha ricevuto la certificazione da parte del datore di lavoro italiano da cui risulta un reddito imponibile pari ad euro 15.098,36 e ritenute IRPEF pari ad euro 2.682,00. Dal 1° Luglio 2014 lavora per conto di un datore di lavoro inglese, ma la famiglia (moglie e figlia) sono rimaste a vivere in Italia. Il lavoro è svolto prevalentemente dall’Italia. Dalla certificazione dei redditi rilasciata dal datore di lavoro estero, risulta che nel periodo 1° Luglio 2014 -31 dicembre 2014, il contribuente ha percepito un reddito pari ad euro 31.513,00. Il contribuente ha pagato nello Stato estero: 
  •  imposte sui redditi per euro 4.668,00; 
  • contributi previdenziali obbligatori pari ad euro 2.292,00;
 Per tale caso, si dovrà verificare:
  • che il contribuente in questione è fiscalmente residente in Italia; 
  • in caso di risposta affermativa, come dichiarare i redditi da lavoro subordinato; 
  • la deducibilità dei contributi previdenziali obbligatori;
  • come evitare la doppia imposizione attraverso il meccanismo del tax credit. Società estere: cessione partecipazioni italiane 
Il caso che si vuole affrontare nel presente lavoro, è quello della società estera, senza stabile organizzazione in Italia, che cede quote di partecipazioni qualificate in società italiane. Per tale fattispecie, andrà verificato in primo luogo l’esercizio della potestà impositiva italiana alla luce delle Convenzioni contro le doppie imposizioni stipulate dall’Italia che, come noto, generalmente sono conformi al Modello OCSE. Fatto ciò, nel caso in cui l’Italia possa esercitare la propria potestà impositiva, si passerà ad individuare le modalità impositive e dichiarative secondo la normativa interna. L’art. 23, co. 1, lett. f), Tuir prevede che si considerano prodotti nel territorio dello Stato “redditi diversi derivanti da attività svolte nel territorio dello Stato e da beni che si trovano nel territorio stesso, nonché le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti”. Inoltre, l’art. 73, co. 1, lett. d), D.P.R. 917/1986 annovera tra i soggetti IRES anche “d) le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato”. Per quanto riguarda la determinazione della base imponibile, l’art. 152, co. 2, D.P.R. 917/1986 dispone che il reddito dei soggetti non residenti, in mancanza di stabili organizzazioni nel territorio dello Stato, “sono determinati secondo le disposizioni del Titolo I, relative alle categorie nelle quali rientrano”.
  
Leasing breve: la deduzione 
La ripresa degli investimenti sta gratificando quelle imprese che ricorrono alla locazione finanziaria ma che ora devono fare i conti con il calcolo delle imposte e la compilazione delle dichiarazioni. Infatti, è in questo contesto che è necessario correggere a più riprese il dato che emerge dal bilancio. Gli step necessari ai fini di una corretta individuazione degli importi da inserire in Unico si possono riassumere in:
 - una redazione di un prospetto riportante varie informazioni nella Nota integrativa; 
- una separazione della quota interessi da quella “capitale” rispetto al canone iscritto a bilancio, in quanto ciascuna segue regole proprie; 
- il rispetto delle disposizioni in essere alla data di stipula del contratto che dovranno essere applicate lungo tutta la durata della locazione finanziaria, indipendentemente dal fatto che esse verranno modificate; 
- il rispetto dei contratti stipulati a decorrere dal 29 aprile 2012, secondo i quali la deducibilità fiscale è sganciata dalla durata contrattuale; 
- la considerazione degli interessi impliciti. 

  Gli immobili di interesse storico e artistico 
I fabbricati di interesse storico e artistico sono immobili che, per le loro caratteristiche, sono di eminente importanza culturale. Il reddito cui fare riferimento per i fabbricati di interesse storico e artistico è costituito dalla rendita catastale effettiva (desumibile dalla visura catastale) rivalutata, al pari degli altri immobili (5%) e ridotta del 50%. Le modalità di compilazione del Quadro B si differenziano per quanto riguarda l’immobile storico in base all’utilizzo e a seconda che tale immobile sia o meno assoggettato ad IMU. Potremmo distinguere pertanto in: 
- immobili di interesse storico non locati/abitazione principale soggetto ad IMU; 
- abitazione principale non soggetta ad IMU di interesse storico artistico; 
- immobili di interesse storico artistico locati; 
- immobili di interesse storico artistico e cedolare secca.

FONTE: FISCAL - FOCUS 

Bilancio: la destinazione dell’utile

Successivamente alla redazione del bilancio, la società provvede alla sua approvazione e determina il risultato finale d’esercizio, che può concretarsi in un utile (risultato positivo) oppure in una perdita (risultato negativo). Nel caso in cui il risultato conseguito sia positivo (utile), questo può essere destinato per molteplici scopi e finalità: accantonato in una o più riserve del patrimonio netto; attribuito ai soci fondatori, promotori, amministratori, ai dipendenti e possessori degli strumenti finanziari emessi a seguito di loro apporto di spese o servizi; a copertura di perdite pregresse; in aumento del capitale sociale; rinviato ai futuri esercizi; distribuito ai soci. In caso di perdita, invece è possibile rinviare la stessa all’esercizio successivo ovvero coprirla attingendo alle riserve esistenti a Patrimonio netto. 
 FONTE: FISCAL - FOCUS

ADEMPIMENTI Dichiarazione IMU/TASI ENC

Entro il prossimo 30 giugno 2015 va inviata la dichiarazioni IMU TASI ENC, per il 2014. 

Commenti Fisco

Errori contabili: il raddoppio dei termini 
Pur in presenza della segnalazione di uno dei reati di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, il contribuente non può utilizzare la procedura di correzione degli errori in bilancio di cui alla Circolare n. 31/E del 2013 con riferimento al periodo d’imposta 2008, in quanto gli effetti del raddoppio dei termini operano esclusivamente a favore dell’Amministrazione Finanziaria. È questo quanto chiarisce l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 57/E dell’8 giugno 2015. 

Fallimento. Adesione all’accertamento del curatore non autorizzato

Se l’accertamento con adesione è stato chiesto dal curatore fallimentare, il termine per proporre ricorso in Commissione tributaria è sospeso di diritto per novanta giorni anche quando l’organo della procedura ha agito senza l’autorizzazione del Tribunale o del giudice delegato, prevista dall’art. 35 L.fall. È quanto emerge dalla sentenza n. 13242/15 della Corte di Cassazione – Sezione Tributaria.
Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 26 giugno
FONTE: FISCAL FOCUS

Reddito d’impresa. Fisco vincolato dalla relazione della società di revisione

La relazione tecnico contabile della società di revisione internazionale vincola l’Ufficio sul riconoscimento, o meno, della deducibilità dei costi ai fini della determinazione del reddito d’impresa. Il requisito della inerenza dei costi all'oggetto dell'attività, prescritto dal TUIR (nonché dall'art. 7 della Convenzione Italia - Belgio del 28 aprile 1983, ratificata con legge n. 148 del 1989), deve essere dimostrato da idonea attestazione tecnico-contabile e dall’inesistenza di duplicazione di costi, la cui prova può dirsi raggiunta quando la natura e la composizione dei servizi prestati e la loro funzionalità all'attività svolta risultino dai prospetti redatti dalla capogruppo e certificati da una società internazionale di revisione, tenuto conto della funzione di controllo pubblicistico che questa svolge, in posizione di indipendenza rispetto al soggetto conferente l'incarico, e della responsabilità, civile e penale, in cui incorre il revisore, iscritto in apposito Albo tenuto dalla CONSOB, che attesti dati non veritieri. Ne consegue che la revisione, articolata mediante relazioni sulla corrispondenza dei dati di bilancio e del conto profitti e perdite alle risultanze delle scritture contabili, rende affidabili le relative attestazioni che, assumendo valore di prova decisiva, non possono essere disattese dall'Amministrazione Finanziaria o dal giudice, se non contrastate da prove di eguale portata. È quanto ha sostenuto la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13252/15, pubblicata il 26 giugno. 
Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 26 giugno 2015

 FONTE: FISCAL FOCUS

Trasferimento fraudolento di valori

 La Sesta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza n. 26842/15 del 24.06.2015, nel cassare con rinvio una sentenza del Tribunale del riesame di Firenze, in accoglimento del ricorso della Procura, si è pronunciata sull’ipotesi delittuosa di trasferimento fraudolento di valori ex art. 12-quinques del D.L. n. 306 del 1992 chiarendone ulteriormente i confini applicativi. L’art. 12-quinques sopra citato punisce la fittizia attribuzione a terzi di denaro, beni o altre utilità, effettuata al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale o di contrabbando, oppure di agevolare la commissione di uno dei delitti previsti dagli artt. 648, 648-bis e 648-ter del codice penale. Si tratta di un reato a forma libera che si concretizza nell’attribuzione fittizia della titolarità o disponibilità di denaro o di qualsiasi altro bene o utilità, realizzata con modalità non predeterminate, al fine di eludere specifiche disposizioni di legge. Ebbene, con riguardo all’ipotesi delittuosa in questione, la S.C. ha sostenuto che non è corretto ritenere, come fatto dal giudice di merito, che l’articolo 12-quinquies non sarebbe applicabile a colui il quale ha compiuto altri delitti da cui avrebbe conseguito la provvista illecita, poiché tali condotte sarebbero riconducibili nell’alveo (all’epoca dei fatti di causa) penalmente non sanzionato dell’autoriciclaggio. Questa tesi ha fatto ritenere al Tribunale la mancanza di uno dei presupposti che la disciplina delle misure di prevenzione patrimoniale richiederebbe per l’applicazione del sequestro finalizzato alla confisca, “ovverosia una condotta illecita finalizzata a sottrarsi a una misura di prevenzione o comunque una condotta penalmente non sanzionabile in quanto essa stessa autoriciclaggio”. Ma per gli ermellini si tratta di una conclusione in contrasto con la giurisprudenza di legittimità che ha evidenziato “la autonoma e distinta portata illecita dell’articolo 12- quinquies rispetto al riciclaggio e quindi all’autoriciclaggio e la sua riferibilità anche a soggetti autori di delitti presupposti”.
 Cassazione Penale, sentenza depositata il 25 giugno 2015

 FONTE: FISCAL - FOCUS

IVA. Al Fisco la prova della prestazione abusiva

In tema di esercizio abusivo della professione sanitaria, ha diritto all’esenzione IVA lo studio dentistico i cui soci non possiedono l’abilitazione all’esercizio dell’odontoiatria, ma in cui è presente un direttore sanitario abilitato all’esercizio della professione medica specialistica. In un’ipotesi siffatta l’Ufficio finanziario non può supporre che tutte le prestazioni odontoiatriche sono state rese abusivamente, ma deve formulare contestazioni specifiche con riguardo alle fatturazioni o allegare quantomeno elementi presuntivi – se non gravi, precisi e concordanti, almeno semplici – atti a suffragare l’asserita esistenza di un sistema abusivo volto a frodare la legge. È quanto emerge dall’ordinanza 24 giugno 2015 n. 13138 della Corte di Cassazione (Sez. 6 civ. T). La controversia ha riguardato il disconoscimento dell’esenzione IVA ex art. 10, comma 1, D.P.R. 633/72 nei confronti di una Snc siccome l’attività dentistica era stata in concreto esercitata da soggetti non legalmente abilitati (odontotecnici). La CTR del Piemonte, a conferma della sentenza della Provinciale, ha ritenuto illegittima la ripresa fiscale in quanto l’Ufficio non aveva dimostrato che l’intervento del direttore sanitario abilitato all’esercizio della professione medica specialistica era stato “solo sporadico e formale”, quindi che le prestazioni odontoiatriche erano state effettivamente rese tutte (o quasi) abusivamente. D’altro canto, secondo la CTR, ai fini della concessione dell’esenzione in parole era inammissibile la distinzione tra attività lecitamente e illecitamente esercitate. Ebbene, l’esito del giudizio di cassazione non è stato favorevole al Fisco. Infatti gli ermellini hanno ritenuto che la sentenza impugnata abbia fatto corretta applicazione dei principi che governano il riparto dell’onere probatorio tra fisco e contribuente quando si controverte di abuso del diritto. Secondo la S.C., l’Ufficio non ha fornito elementi sufficienti per consentire ai giudici di ritenere fondata la tesi secondo cui l’organizzazione aziendale mascherava, in realtà, una forma di esercizio abusivo della professione sanitaria, con conseguente esclusione delle prestazioni fatturate dal regime di esonero IVA. Cassazione Tributaria, dall’ordinanza depositata il 24 giugno 2015 
 FONTE: FISCAL . FOCUS

Notifica per posta. La prova che grava sul Fisco

 In tema di notifica a mezzo posta degli atti giudiziari e tributari, la data di spedizione della raccomandata risultante dall’avviso di ricevimento, non accompagnata da alcuna attestazione dell’ufficiale postale, è priva di valenza probatoria. Spetta al mittente addurre ulteriori elementi comprovanti la regolarità della notificazione. È quanto si ricava dall’ordinanza n. 12932/15 pubblicata ieri dalla Sesta Sezione Civile – T della Suprema Corte. Ricorre per cassazione l’Agenzia delle Entrate, avverso la sentenza della CTR Lombardia che ha ritenuto inammissibile, in quanto tardivo, l’appello proposto dalla medesima Agenzia contro la decisione di primo grado che aveva sancito l’illegittimità dell’avviso di accertamento a fini IVA emesso nei confronti della contribuente Spa. Alla S.C. è apparsa evidente la piena conformità a legge della sentenza impugnata “che, considerando priva di alcun valore probatorio la data di spedizione della raccomandata risultante dall’avviso di ricevimento in quanto priva di fede postale non accompagnata da alcuna attestazione da parte dell’ufficiale postale, ne ha fatto discendere l’inammissibilità dell’appello in assenza di ulteriori elementi che spettava all’Agenzia delle Entrate dedurre e provare, idonei a conclamare la tempestività dell’impugnazione”. Cassazione Tributaria, dall’ordinanza depositata il 23 giugno 2015

 FONTE: FISCAL - FOCUS

Debiti del professionista. A Equitalia basta produrre il ruolo

Ai fini della validità del pignoramento ai danni del professionista, Equitalia non deve produrre in giudizio le cartelle di pagamento, essendo sufficiente il deposito del ruolo.

Transfer pricing “domestico”: rischio elusione

In tema di transfer pricing domestico, deve essere cassata la sentenza della CTR che non ha valutato correttamente gli elementi forniti dall’Ufficio finanziario per dimostrare l’abuso del diritto. È quanto emerge dalla sentenza n. 12884/15 pubblicata il 22 giugno dalla Sesta Sezione – T della Suprema Corte. Gli ermellini hanno accolto il ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate nell’ambito di una controversia concernente un avviso di accertamento per imposte (IVA, IRES e IRAP 2004) nei confronti di una Srl unipersonale. Secondo i giudici del Palazzaccio, la CTR meneghina non ha escluso che un’operazione di transfer pricing domestico, fra società operanti in Italia, possa dar luogo a un’elusione fiscale; tuttavia la medesima Commissione - come giustamente lamentato dalla ricorrente Agenzia – non ha adeguatamente valutato “il notevole divario rispetto alle indicazioni Omi e le sospette operazioni societarie poste in essere a pochi mesi dalla conclusione del contratto”. Il giudice di secondo grado, pertanto, dovrà “procedere a una nuova valutazione delle circostanze, anche valutando se dalla operazione compiuta sia derivato un vantaggio fiscale per la contribuente”.
 Cassazione Tributaria, sentenza depositata il 22 giugno 2015

FONTE: FISCAL - FOCUS 

Assicurazione professionale. Copertura per il commercialista - curatore

Salvo che il contratto non preveda altrimenti, l’assicurazione professionale deve coprire anche l’attività di curatore fallimentare svolta dal commercialista: l’attività di curatore rientra a pieno titolo tra quelle che la legge riserva al commercialista iscritto all’albo. È quanto emerge dalla sentenza n. 12872/15, pubblicata il 22 giugno presso la Terza Sezione Civile della Cassazione. (La Suprema Corte ha accolto il ricorso proposto da un commercialista lombardo al quale la compagnia assicuratrice non aveva voluto corrispondere quanto da lui versato al Fallimento di una società a titolo di risarcimento dei danni professionali, nonché le spese legali sostenute nell’azione giudiziaria subita). 
Cassazione Civile, sentenza depositata il 22 giugno 2015
FONTE: FISCAL - FOCUS 

Rimborsi IVA: approvato modello per rilascio polizza fideiussoria

 Con il Provvedimento del 26 Giugno 2015, sono stati approvati i nuovi schemi di polizza fideiussoria e fideiussione bancaria da utilizzare per i rimborsi dell’Iva, in alternativa alla cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato. Tali modelli sostituiscono i modelli approvati con il provvedimento delle Entrate del 10 giugno 2004. 
Provvedimento del 26 Giugno 2015 
 FONTE: FISCAL - FOCUS

Rivalutazione: nuovi codici tributo per l’F24 EP

Al fine di consentire il versamento delle imposte sostitutive relative alla rideterminazione dei valori delle partecipazioni e dei terreni mediante il modello F24 Enti pubblici (F24 EP), l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 62/E del 25 giugno 2015, ha istituito due nuovi codici tributo:  “855E” denominato “Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati”  “856E” denominato “Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni edificabili o con destinazione agricola”.
 R.M. 62/E/2015
FONTE: FISCAL - FOCUS

Attività cinematografiche: rimborsi IVA sprint

Con il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 27 aprile 2015 è stata individuata una nuova categoria di contribuenti per i quali i rimborsi IVA sono eseguiti in via prioritaria, ai sensi dell’articolo 38-bis, decimo comma, del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. Si tratta degli operatori economici titolari del codice di classificazione delle attività economiche ATECO2007 “59.14.00” (attività di proiezione cinematografica). Con la Risoluzione n. 61/E del 24 giugno 2015 l’Agenzia delle Entrate ha previsto che i contribuenti interessati dalle nuove previsioni possono indicare il codice “7” nel rigo TD8, casella 1 “Contribuenti ammessi all’erogazione prioritaria del rimborso”. 
R.M. 61/E/2015
FONTE: FISCAL - FOCUS 

LA RIPRESA… DEI MORTI… UNICA CERTEZZA

Cari amici, 
proprio nei giorni scorsi abbiamo assistito inermi e amareggiati all’ultima sconfitta (non isolata) sociale ed economica del nostro Paese. 

Bonus alberghi per la creazione dei centri benessere

di Luigi Scappini - venerdì 26 giugno 2015 

 In un precedente intervento ci siamo occupati di verificare se gli agriturismi potessero accedere al cd. “bonus alberghi”, l’agevolazione fiscale introdotta con l’articolo 10 del D.L. n. 83/2014, che finalmente ha trovato la sua attuazione per mezzo della pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno 2015 del decreto 7 maggio 2015. 

Trust soggetto a revocatoria se finalizzato a danneggiare i creditori

di Luigi Ferrajoli - venerdì 26 giugno 2015

 Con la sentenza n. 1357 del 23.04.2015, il Tribunale di Bologna, pronunciandosi in materia di trust, ha dichiarato l’inefficacia degli atti di dotazione del fondo qualora si verifichino i presupposti per proporre l’azione revocatoria ordinaria, finanche se le ragioni del credito non siano state ancora accertate giudizialmente. 

L’IVA sul software nelle operazioni con i Paesi extra-UE

di Marco Peirolo - venerdì 26 giugno 2015 

 Come evidenziato in un precedente intervento, le operazioni di compravendita del software vanno esaminate, ai fini IVA, distinguendo a seconda che il software sia standardizzato, cioè realizzato in serie, oppure personalizzato, vale a dire prodotto sulla base delle specifiche esigenze dell’acquirente.

SCADENZE MESE DI LUGLIO 2015

DURC online per imprese edili

Barbara Weisz - 24 giugno 2015

 Le imprese edili devono essere iscritte ad almeno una cassa anche se non hanno operai: ecco come il sistema si inserisce nella procedura DURC online. 

Da luglio le domande di finanziamento per sviluppo cooperativo

di Cinzia De Stefanis 

 Stanziate dal MiSe risorse pari a 9,8 milioni di euro per la nascita di piccole società cooperative. Il decreto direttoriale Mise del 16.04.2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21.05.2015 n. 116) ha fissato le regole per la presentazione delle domande. 

Tasse, più tempo per pentirsi

di Alberto Di Vita 

 Con la legge di Stabilità, il legislatore è intervenuto anche sull'istituto del ravvedimento operoso con l'ambizioso obiettivo di incentivare "il massimo adempimento spontaneo da parte dei contribuenti".

La detrazione per canoni di locazione sostenuti da studenti fuori sede

di Luca Mambrin - giovedì 25 giugno 2015 

 L’art. 15, comma 1, lett. i-sexies, del Tuir prevede la detrazione, nella misura del 19% ed entro un limite massimo di euro 2.633,00 per le spese sostenute da studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della L. 9 dicembre 1998 n. 431. 

Non è sindacabile la “opportunità” dei costi per servizi infragruppo

di Fabio Landuzzi - giovedì 25 giugno 2015

 Se da una parte rientra fra i poteri dell’Amministrazione finanziaria compiere una valutazione di congruità dei costi esposti in bilancio e portati in deduzione del reddito imponibile e contestarne l’eventuale sproporzione rispetto ai ricavi o all’oggetto dell’impresa, è dall’altra parte non consentito che tale attività si spinga sino a divenire un sindacato in merito alla opportunità del sostenimento di taluni costi nell’ambito dell’attività svolta dall’impresa; un siffatto approccio sfocerebbe in una valutazione soggettiva della strategia aziendale dell’imprenditore, ovvero in un sindacato riferito all’assetto organizzativo ed economico della società, il che esula dai poteri di verifica consentiti all’Amministrazione finanziaria, quand’anche si tratti di costi sostenuti da un’impresa in esecuzione di un contratto stipulato con altra società dalla stessa controllata. 

Errori trascurabili e buona fede del contribuente

di Paolo Noventa e Giovanni Valcarenghi - giovedì 25 giugno 2015

 Nella gestione del rapporto tra Fisco e contribuente ci vorrebbe un pizzico di comprensione in capo a ciascuno dei soggetti coinvolti. Certo, ci sono le regole e le regole vanno rispettate, su questo siamo pienamente concordi.

F24 di importo superiore a 1.000 euro o con compensazioni

di Simone Vallasciani - Mercoledì 24 Giugno 2015

 Per i contribuenti non titolari di partita IVA è obbligatorio procedere al versamento con modalità telematiche se nel modello F24 l'importo a debito supera i 1.000 euro o sono presenti compensazioni; ciò comporta ulteriori oneri che vanno in direzione contraria alle auspicate "semplificazioni" per i contribuenti. 

L’individuazione della residenza fiscale del trust – parte 1a

di Sergio Pellegrino - mercoledì 24 giugno 2015 

 Iniziamo ad introdurre il concetto di residenza fiscale del trust, che impatta in modo evidente su quella che è la tassazione dei redditi dei beni disposti in trust. 

Sospensione dei termini per impugnare: nuovo orientamento rilevante

di Luigi Ferrajoli - mercoledì 24 giugno 2015 

 La Corte di Cassazione, con l’innovativa ordinanza n.11632/15, ha ritenuto non applicabile la sospensione del periodo feriale al termine di novanta giorni relativo all’accertamento con adesione. 

Il riaddebito delle spese ai fini dell’IVA

di Marco Peirolo - mercoledì 24 giugno 2015

 Il riaddebito delle spese è disciplinato, dal punto di vista civilistico, dalle norme in materia di mandato, le quali distinguono a seconda che il mandatario sia “trasparente” od “opaco”, in funzione, cioè, della spendita o meno del nome del mandante nei rapporti con i terzi.

Immobili in B.L. con accordo: voluntary generosa anche senza rimpatrio

di Nicola Fasano - mercoledì 24 giugno 2015

 Fra i vari temi di interesse affrontati nel recente studio della Commissione OCDEC di Milano sulla voluntary disclosure, uno spunto interessante riguarda la regolarizzazione degli immobili posseduti in Paesi Black list con accordo. 

Dichiarazione TASI: per gli inquilini dichiarazione non sempre dovuta

di Fabio Garrini - mercoledì 24 giugno 2015 

 Mancano pochi giorni alla scadenza del 30 giugno, termine entro il quale i contribuenti devono rendere la dichiarazione per le variazioni IMU relative al 2014 (nel caso in cui nulla sia cambiato rispetto al precedente anno, nulla va comunicato al Comune); entro il medesimo termine va resa la comunicazione 2014 relativa alla TASI, adempimento complicato dal fatto che il 2014 è stato il primo anno di applicazione. Sul punto consta la circolare 2/DF/2015 con la quale il Ministero ha confermato le modalità per rendere tale adempimento.

F24 a saldo zero solo con Entratel e Fisconline

Dal 1° ottobre 2014, l'invio dei modelli F24 a saldo zero deve sempre avvenire attraverso i servizi Entratel/Fisconline, senza possibilità di avvalersi dei servizi telematici offerti dal sistema bancario e postale. 

Rapporti di collaborazione: come operare sui contratti in corso

23 giugno 2015 

 Dal 2016 tutti i rapporti di collaborazione che consistono in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative sono disciplinati secondo le regole del lavoro subordinato: è quanto prevede il decreto di riordino dei contratti, attuativo del Jobs Act. 

I contributi a saldo 2014 e l’acconto 2015 alla Gestione Separata Inps

 di Luca Mambrin - martedì 23 giugno 2015 

I contribuenti in possesso di partita Iva, esercenti attività di lavoro autonomo ai sensi dell’art. 53 comma 1 del Tuir e privi di altra copertura previdenziale devono iscriversi alla Gestione Separata dell’Inps e versare i relativi contributi entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi. Non sono tenuti all’iscrizione alla Gestione Separata istituita presso l’Inps e alla compilazione del quadro RR, i professionisti già assicurati ad altre casse professionali, relativamente ai redditi assoggettati a contribuzione presso le casse stesse, e coloro che, pur producendo redditi di lavoro autonomo, siano assoggettati, per l’attività professionale, ad altre forme assicurative. 

Il credito d’imposta per il riacquisto della prima casa

di Leonardo Pietrobon - martedì 23 giugno 2015 

 Sotto il profilo normativo, il credito d’imposta riconosciuto per il riacquisto di un immobile destinato ad essere la c.d. “prima casa” è rappresentato dall’articolo 7, commi 1 e 2, L. n. 448/1998, il quale prevede la spettanza del citato credito ai contribuenti che tra il 1° gennaio 2013 e la data di presentazione della dichiarazione abbiano acquistato un immobile usufruendo delle agevolazioni prima casa, entro un anno dalla vendita di altro immobile acquistato precedentemente con le agevolazioni prima casa. Dal punto di vista dichiarativo, il citato credito trova collocazione al rigo G1 del modello 730/2015.

Non sempre cassa allargata per la deduzione dei compensi amministratori

di Sandro Cerato - martedì 23 giugno 2015

 Le regole fiscali che disciplinano la deduzione dei compensi erogati agli amministratori di società di capitali sono contenute nell’art. 95, co. 5, del TUIR, secondo cui i compensi in questione sono deducibili nell’esercizio in cui sono effettivamente corrisposti, ossia in base al criterio di cassa (sia pure quasi sempre “allargata”, come si vedrà meglio in seguito). 

Limiti (forse ingiustificati) all’utilizzo dei crediti INPS

di Paolo Noventa e Giovanni Valcarenghi - martedì 23 giugno 2015 

 Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crescente limitazione alle possibilità di compensazione ed utilizzo dei crediti vantati dai contribuenti; non fa eccezione il comparto dei contributi previdenziali che, da qualche tempo, impone una sorta di limite temporale al libero utilizzo in compensazione dei crediti vantati ed emergenti dalla dichiarazione annuale dei redditi (quadro RR). 

Efficienza energetica: apre la procedura per la compilazione delle domande

E’ disponibile da oggi lunedì 22 giugno 2015 il sistema informatico attraverso il quale le imprese possono iniziare la fase di compilazione della domanda e dei relativi allegati per il bando efficienza energetica 2015. 
Il bando del Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 120 milioni di euro a favore delle imprese che investono nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Garantendo un risparmio energetico di almeno il 10%, è possibile ottenere un contributo a fondo perduto del 50% della spesa.

Delega fiscale: verso la fatturazione elettronica obbligatoria?

La Commissione Finanze della Camera “indirizza” il Governo verso la fatturazione elettronica obbligatoria? Nella seduta del 18 giugno 2015, la Commissione Finanze della Camera ha sostanzialmente espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo (atto n. 162) in materia di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici. 

Statuto europeo del contribuente. La definizione dei nuovi rapporti con l’Amministrazione finanziaria

Resta ancora molto da fare per garantire una più incisiva ed effettiva collaborazione tra contribuente e Fisco, nella consapevolezza che l’evoluzione dei mercati e dei rapporti giuridici ad essi collegati porta con sé criticità e nuove sfide che vanno necessariamente affrontati con spirito cooperativo e con misure che prediligono obblighi e diritti reciproci assunti, a livello degli Stati, anche sul piano multilaterale

Durc online: al via dal 1.07.2015

di Aldo Forte - Lunedì 22 Giugno 2015

Via libera dell'INPS alle prime istruzioni sul DURC online alle sedi periferiche, in attesa dell'emanazione di apposita circolare. Con una nota del 5.06.2015, la Direzione Centrale Entrate dell'Istituto informa del Decreto interministeriale del 30.01.2015, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 1.06.2015 che entrerà in vigore dal 1.07.2015. 

L'estinzione di una associazione sportiva

di Guido Martinelli - lunedì 22 giugno 2015

L'aspetto meno noto della vita di una associazione sportiva dilettantistica costituita in forma di associazione non riconosciuta appare proprio essere quello del suo scioglimento. 

Bonus alberghi anche per l’agriturismo?

di Luigi Scappini - lunedì 22 giugno 2015 

Ha finalmente trovato attuazione il credito di imposta, introdotto con l’articolo 10 del D.L. n. 83/2014, concesso, in prima approssimazione, alle strutture alberghiere, in riferimento a interventi di ristrutturazione.

La determinazione del reddito dei minimi e compilazione del quadro LM

di Luca Mambrin - lunedì 22 giugno 2015 

Il quadro LM del modello Unico PF 2015 deve essere compilato dai soggetti che nell’anno 2014 si sono avvalsi del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità di cui all’art. 27, commi 1 e 2, D.L. 98/2011. Come precisato anche nelle istruzioni ministeriali non è possibile la contestuale compilazione del quadro LM con altri quadri di determinazione del reddito (RF, RG, RE e RD) in quanto la condizione di accesso al regime in esame riguarda la posizione del contribuente considerata nel suo insieme e non la specifica attività svolta; pertanto, qualora il contribuente nel corso dell’anno abbia svolto più attività dovrà verificare se per tutte le attività possiede i requisiti per accedere al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, in caso contrario l’accesso al regime è precluso a qualsiasi attività e dovrà essere compilato l’apposito quadro RF o RG e/o RD e/o RE. 
Il reddito di impresa o di lavoro autonomo dei soggetti che rientrano nel presente regime è costituito dalla differenza tra:

L’IVA sulla compravendita di software nei rapporti intra-UE

di Marco Peirolo - lunedì 22 giugno 2015

 Ai fini IVA, le operazioni di compravendita relative al software vanno esaminate in funzione della natura standardizzata o personalizzata del bene. Il software standardizzato è realizzato in serie, mentre il software personalizzato è prodotto sulla base delle specifiche esigenze dell’acquirente. Di regola, la cessione del software standardizzato dà luogo ad una cessione di beni, a differenza del software personalizzato, la cui cessione integra una prestazione di servizi. 

La deducibilità degli interessi passivi per i soggetti Ires

di Alessandro Bonuzzi - sabato 20 giugno 2015 

 È noto come, a decorrere dal 2008, le regole relative al regime di deducibilità degli interessi passivi, sia per i soggetti Irpef, sia per quelli Ires, abbiano subito una radicale trasformazione, dapprima con la L. n. 244/07 e poi con il successivo D.L. n.112/08.

La ripartizione territoriale dell’Irap – il quadro IR

di Federica Furlani - sabato 20 giugno 2015 

 Ai sensi dell’art. 15 D.Lgs. 446/1997 l’Irap è dovuta alla regione (o provincia autonoma) nel cui territorio il valore della produzione netta è realizzato. 

Nella notifica al difensore domiciliatario prevale l’elemento personale

di Luigi Ferrajoli - sabato 20 giugno 2015 

 La nullità e la inesistenza della notifica producono effetti diversi; inoltre, la notifica al difensore domiciliatario costituito effettuata in un luogo diverso dallo studio professionale è valida poiché deve darsi prevalenza all’elemento personale rispetto a quello topografico. 

Cassazione “rigida” sull’accertamento anticipato

  sabato 20 giugno 2015

La fretta e l’agire tardivo dell’Amministrazione finanziaria non possono determinare una compressione indebita del diritto di difesa del contribuente. 

Aumento IVA dal 2016: si rischia ancora

Italia ancora a rischio di aumento IVA e delle accise su benzina e gasolio a causa della bocciatura UE al Reverse Charge.

 Francesca Vinciarelli - 19 giugno 2015 

 Recentemente la Commissione UE ha respinto la richiesta italiana di deroga per estendere la Reverse Charge alla grande distribuzione, decisione che aveva fatto preannunciare un aumento delle accise su benzina e gasolio di una percentuale sufficiente a compensare l’ammanco. Ora, nel decreto sugli enti locali varato dal Consiglio dei Ministri, tale aumento viene rinviato di sei mesi. 

Tasse: i rincari IMU, TASI e IRPEF per le aziende

IMU e TASI hanno comportato un raddoppio delle tasse su negozi, uffici e capannoni: è la stima effettuata, con riferimento agli anni tra il 2011 e il 2014, effettuata dall’Ufficio studi della CGIA Mestre. L’ultimo anno di applicazione dell’ICI (il 2011) le entrate per i Comuni con riferimento agli immobili strumentali sono state di circa 5 miliardi di euro, mentre nel 2014 (con IMU e TASI) hanno superato i 10 miliardi di euro.

Agenzia delle Entrate: servizi telematici per profili di utenza

I servizi online dell'Agenzia delle Entrate per tipologia di utente: dichiarazioni dei redditi, adempimenti, modulistica, versamenti, comunicazioni e assistenza fiscale. 

Barbara Weisz - 19 giugno 2015 

 Agenzia Entrate Lavoratore dipendente o pensionato, imprenditore, commerciante o artigiano, società, non profit, professionisti, enti e pubblica amministrazione: sono i profili di utenza a cui sono riservati i servizi online dell’Agenzia delle Entrate: dagli adempimenti fiscali (dichiarazioni, moduli per i versamenti, detrazioni, credito d’imposta) alle comunicazioni, dal calcolo del bollo auto ai documenti per la regolamentazione delle liti pendenti. E’ disponibile un intero elenco di servizi telematici corrispondenti ai vari obblighi e tributi dovuti al Fisco, articolati per profili in evidenza nella home page del sito alla voce “il tuo profilo fiscale”: in tutti i casi sono disponibili anche le schede informative su normative e istruzioni sui modelli (con facsimile, modalità di compilazione e invio). Alcune procedure si possono compiere subito online, altre richiedono la registrazione a Entratel e Fisconline – con modalità diverse per i due canali – per effettuare via Web numerosi adempimenti fiscali (presentazione delle dichiarazioni, registrazione dei contratti di locazione, pagamenti d’imposta…). 

Per la validità della notifica l’ufficio deve produrre i CAD

di Luigi Ferrajoli - venerdì 19 giugno 2015

 È condizione imprescindibile per il perfezionamento della notifica la spedizione delle Comunicazioni di Avvenuto Deposito (ossia i c.d. CAD) nel caso in cui, nelle notifiche effettuate a mezzo posta, l’agente postale non possa consegnare il piego per temporanea assenza del destinatario o per mancanza, inidoneità o assenza di persone idonee a ricevere la notifica.

Detrazione interessi per la costruzione dell’abitazione principale

di Luca Mambrin - venerdì 19 giugno 2015 

 L’art. 15, comma 1-ter del Tuir prevede la detrazione nella misura del 19% per le spese sostenute secondo il criterio di cassa per interessi passivi, oneri accessori, quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione, per mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di unità immobiliare da adibire ad abitazione principale. Per costruzione di unità immobiliare si intendono tutti gli interventi realizzati in conformità al prov­vedimento di abilitazione comunale che autorizzi una nuova costruzione, compresi gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 31, comma 1, lett. d), della L. 457/1978.

Cessione accessoria di pallet con Iva

di Alessandro Bonuzzi - venerdì 19 giugno 2015 

Quando i pallets usati vengono ceduti unitamente alla merce che contengono, senza che ne sia pattuita la resa, la relativa cessione ha natura accessoria e segue, pertanto, la medesima disciplina fiscale ai fini Iva prevista per l’operazione principale posta in essere dallo stesso soggetto, senza applicazione del meccanismo dell’inversione contabile. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate – Direzione regionale della Campania – nella recente risposta all’interpello n. 914-112/2015 presentato, nel mese di aprile 2015, da un contribuente che chiedeva delucidazioni sull’argomento. 

DURC irregolari: per l’INPS sono validi

Consulenti del Lavoro chiedono all'INPS tempi certi per la definizione delle irregolarità e nel frattempo di rilasciare DURC regolari. 

 Francesca Vinciarelli - 19 giugno 2015


 La Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, torna a scrivere al Presidente dell’INPS, Tito Boeri, in merito all’ondata di preavvisi di DURC irregolari pervenuti, in molti casi erroneamente, alle aziende italiane. Calderone chiede a Boeri delucidazioni in merito all’operatività della risoluzione del problema, sottolineando come alle aziende, nelle missive, vengono imposti termini perentori per adempiere mentre l’Istituto non è altrettanto tempestivo. 

Commercialisti: sequestro dei beni per la tenuta della contabilità

Cassazione Penale, sentenza depositata il 16 giugno 2015

È legittimo il sequestro dei beni personali del commercialista che si sospetta abbia istigato il cliente a evadere le imposte. 

Stipendi non pagati: tutele e diritti dei lavoratori

Retribuzioni dei lavoratori dipendenti: tutele e iter per recuperare salari, contributi e crediti vari dovuti dal datore di lavoro moroso che non versa gli stipendi. 

di Pietroforte - 18 giugno 2015

 Stipendio non versato? Si può procedere con messa in mora, ispezione, ingiunzione, causa. Ricevere una busta paga senza irregolarità è infatti un diritto dei lavoratori: se i datori di lavoro non versano contestualmente lo stipendio (o lo fanno con troppo ritardo, in arretrato sistematico con il pagamento delle retribuzioni spettanti), i dipendenti possono appellarsi ad alcune forme di tutela, stabilite dalla legge per garantire il recupero dei crediti dovuti.

Lavoro a chiamata: nuova PEC

Il nuovo indirizzo PEC per l’invio via email del modello di comunicazione in caso di lavori a chiamata.

di Francesca Vinciarelli - 18 giugno 2015

 Nuova PEC per il Ministero del Lavoro per la ricezione del modello UNI_intermittenti, in caso di comunicazione preventiva per i lavori intermittenti. Il nuovo indirizzo di Posta Elettronica Certificata sarà operativo dal prossimo 1° giugno.

Da part-time a ferie: ecco la nuova flessibilità

Nuovo part-time, congedi parentali, maternità, malattia, ferie: ecco gli strumenti contrattuali su cui il Jobs Act introduce maggior flessibilità sul lavoro.

di Barbara Weisz - 18 giugno 2015

A riportare in auge il concetto di flessibilità (buona e cattiva) è stata nel 2012 la Riforma Fornero (legge 92/2012): su tale solco ha proseguito il Jobs Act di Renzi (Riforma del Lavoro). Come confermato dai primi decreti attuativi approvati in CdM, la flessibilità “cattiva” viene scoraggiata (collaborazioni a progetto e contratti precari) mentre viewne premiata quella “buona”, tradotta in formule di conciliazione lavoro-famiglia ed organizzazione elastica delle attività (telelavoro, smart working, ecc.): dal part -time alla maternità, dai congedi parentali alle ferie, il Jobs Act da questo punto di vista prevede parecchie novità. Vediamole.

Emerge finalmente la distinzione tra valore e corrispettivo

di Giovanni Valcarenghi - giovedì 18 giugno 2015

 I decreti attuativi della Legge Delega di riforma del sistema fiscale (legge 11-03-2014 n.23) spaziano in ambiti molto differenziati e contengono numerose disposizioni che possono incidere sulla operatività quotidiana dei professionisti; in particolar modo, appare denso di novità il c.d. decreto “crescita ed internazionalizzazione delle imprese”. Nell’attesa di verificare quale sarà (e, vista l’esperienza passata, quando verrà alla luce) la versione definitiva, appare utile segnalare una disposizione che attiene al legame esistente tra il concetto di “valore” e quello di “corrispettivo” nell’ambito tributario. Il solo fatto di evocare congiuntamente i due termini, fa subito venire alla mente le problematiche attinenti la cessione di immobili e/o di aziende, nell’ambito delle quali le parti potrebbero ben accordarsi per convenire lo scambio di un bene (che sia semplice o complesso, poco importa) ad un corrispettivo inferiore rispetto al valore. Ciò potrebbe accadere per svariate motivazioni, prima fra tutte l’esigenza immediata di liquidità del cedente, oppure l’esistenza di un particolare momento di ribasso delle quotazioni di mercato, sia pure non definitivo.

Jobs Act: al via controllo a distanza dei lavoratori

Via libera al monitoraggio dei dipendenti tramite pc, cartellino presenze e altri strumenti di lavoro, mentre restano vincoli per l'uso di telecamere e apparecchiature di controllo: ecco la riforma sulla video-sorveglianza nei luoghi di lavoro attuata dal Jobs Act. 

 Barbara Weisz - 17 giugno 2015 


 Si ampliano i poteri del datori di lavoro in materia di controllo a distanza, da oggi possibili senza limitazioni su dispositivi e strumenti del dipendente (pc, tablet…) o sul cartellino presenze, mentre si allentano i paletti su altre tipologie di monitoraggio, come l’uso di telecamere e diventa possibile utilizzare le informazioni raccolte per scopi connessi al rapporto di lavoro, con l’unico obbligo di informare il lavoratore: sono le principali novità del decreto attuativo del Jobs Act sulla semplificazione degli adempimenti in ambito lavorativo, nella parte relativa al controllo a distanza, approvato in CdM l’11 giugno, ora pronto per l’iter parlamentare.

Jobs Act: con l’ANPAL nuove modalità di comunicazione per i datori di lavoro

Mercoledì 17 giugno 2015

Nella bozza di decreto delegato per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive attuativo del Jobs Act, con l’istituzione dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), cambiano le modalità di comunicazione di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro da parte dei datori.

La decadenza dall’accertamento non è rilevabile d’ufficio

di Luigi Ferrajoli - mercoledì 17 giugno 2015 

 La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.171/15, ha ribadito che nell’ambito del contenzioso tributario spetta al contribuente interessato far valere in sede processuale a detrimento dell’Amministrazione finanziaria la sopravvenienza della decadenza di quest’ultima dal tempestivo esercizio del potere di accertamento. Il termine stabilito a pena di decadenza dall’art.43 d.P.R. n. 600/1973 per l’esercizio da parte dell’AdE del proprio potere di accertamento fiscale, infatti, è stato previsto dal Legislatore a carico dell’Amministrazione finanziaria ed in favore del soggetto interessato dalla pretesa accertatrice di quest’ultima.

Le “aperture” dell’Agenzia in merito alla rivalutazione dei terreni

di Cristoforo Florio -  mercoledì 17 giugno 2015

 La Legge di Stabilità 2015 (legge n. 190/2014) ha nuovamente riaperto i termini per la rivalutazione dei terreni (oltre che delle partecipazioni societarie) posseduti – alla data del 1° gennaio 2015 – da persone fisiche (al di fuori dei beni detenuti per l’esercizio dell’attività d’impresa), società semplici e associazioni professionali, enti non commerciali (per i beni non riferibili all’eventuale attività d’impresa svolta dall’ente) e soggetti non residenti (in mancanza di stabile organizzazione in Italia del soggetto estero). In linea generale, la normativa in questione rappresenta per i contribuenti un’opportunità di conseguire un possibile vantaggio fiscale: lo scopo dell’operazione di rivalutazione è infatti quello di rideterminare il costo di acquisto del bene, aumentandone il valore e riducendo così l’eventuale plusvalenza tassabile che si realizzerebbe in caso di cessione del bene.

Jobs Act, attività ispettive: tutte le novità della riforma

Lo schema di decreto legislativo recante disposizioni per la realizzazione e la semplificazione delle attività ispettive in materia di lavoro e legislazione sociale, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2015, disegna un quadro assolutamente nuovo in materia di ispezioni sul lavoro. I cambiamenti previsti sono notevoli a partire dall’istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che svolgerà le attività ispettive attualmente esercitate dal Ministero del Lavoro, dall’INPS e dall’INAIL. Sarà soppressa la Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro e la Direzione centrale vigilanza prevenzione e contrasto dell’economia sommersa dell’INPS. 

Fringe benefit aziendali

Aspetti fiscali per il percettore e l’azienda 

 Martedì 16 giugno 2015 

I fringe benefit, o quelli che potremmo definire i vantaggi accessori, di cui godono i lavoratori subordinati ad integrazione della loro remunerazione, possono consistere nella concessione in uso di un'auto aziendale, nella consegna di buoni pasto, piuttosto che in un prestito a tasso agevolato. Detti benefici, integrativi della retribuzione, possono essere riconosciuti ad un singolo dipendente o a gruppi di dipendenti, piuttosto che a tutti i dipendenti dell’azienda. Fiscalmente, vi sono due profili pratici da gestire: quello relativo alla tassazione in capo al dipendente; di conseguenza, si pone per il datore di lavoro, sostituto d'imposta, il problema del tempestivo assoggettamento a ritenute alla fonte ed a contributi. D’altro canto, su un piano interpretativo distinto, il datore di lavoro deve verificare la deducibilità di tali tipologie di costi dal proprio reddito lordo. 

TASI: come calcolare l’acconto 2015

Guida al calcolo dell'acconto TASI 2015 in scadenza il 16 giugno: imponibile, coefficienti, aliquote comunali, differenza fra proprietario e inquilino, strumenti online. 

Barbara Weisz - 16 giugno 2015

 Acconto TASI al rush finale: le regole per calcolare la prima rata 2015 da pagare entro il 16 giugno sono sostanzialmente le stesse dell’anno scorso, con la differenza che la tassa è ora a regime, quindi sono chiamati alla cassa tutti i proprietari di immobili (anche gli inquilini, per la relativa quota), indipendentemente da nuove delibere comunali. L’acconto è pari al 50% dell’importo totale dovuto per il 2015. Vediamo esattamente come va effettuato il calcolo.

Riforma Lavoro: i nuovi decreti attuativi

Riforma Lavoro: approvati nuovi decreti Jobs Act (cassa integrazione, controlli, fondi di solidarietà, politiche per l'occupazione), ufficiali revisione contratti e misure di conciliazione lavoro-famiglia. 

di Barbara Weisz - 15 giugno 2015

Quattro nuovi decreti attuativi del Jobs Act approvati in CdM (in materia di cassa integrazione, fondi di solidarietà bilaterali, controlli in azienda, politiche per il lavoro) e disco verde definitivo per altri due Dlgs in esercizio della delega di Riforma Lavoro (revisione contratti e conciliazione tempi vita-lavoro), approvati dal Governo il 20 febbraio ed ora al termine del proprio iter parlamentare.

La Riforma dei Contratti a Progetto

Abolizione dei CoCoPro, agevolazioni per le stabilizzazioni 2015 e trasformazione in subordinato dei contratti dal 2016: la riforma dei Contratti a Progetto (Jobs Act) è definitiva.

 di Barbara Weisz - 15 giugno 2015

La Riforma dei Contratti prevista dal Jobs Act è definitiva e per l’entrata in vigore manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Tra le novità più rilevanti c’è lo stop ai co.co.pro: non si potranno più stipulare contratti a progetto e, dal primo gennaio 2016, quelli in essere dovranno essere subire una trasformazione in rapporti di lavoro subordinato. Vediamo dunque con precisione come si configura la revisione dei contratti delle collaborazioni continuative. 

Autonomi: riscossione contributi 2015

I liberi professionisti dovranno versare, entro il 16 giugno 2015, i contributi previdenziali a saldo 2014 e primo acconto 2015
Lunedì 15 giugno 2015 

 L’INPS, con la Circolare n. 120 del 12 giugno 2015, ha fornito utili istruzioni operative per la compilazione del quadro RR del modello Unico 2015 obbligatorio per gli iscritti alle gestioni speciali degli artigiani e commercianti ed i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS (c.d. “senza cassa”). Nel fornire tali istruzioni, si è ricordato che il 16 giugno 2015 scade il termine per i suddetti soggetti di versare nelle casse dell’INPS il saldo contributivo 2014 e primo acconto 2015. In ogni caso, il versamento potrà essere effettuato entro il 16 luglio 2015 scontando una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse. Tale maggiorazione deve essere versata separatamente dai contributi, utilizzando la causale contributo "API" (artigiani) o "CPI" (commercianti) e la codeline INPS utilizzata per il versamento del relativo contributo, oppure con la causale “DPPI” nel caso dei liberi professionisti.

Obblighi dichiarativi e versamento delle imposte nelle operazioni straordinarie

Le novità apportate dal Decreto Semplificazioni 

 Lunedì 15 giugno 2015

 Con l’introduzione dell’art. 17 del D.Lgs. n. 175/2014, noto come “Decreto Semplificazioni Fiscali”, pubblicato in G.U. n. 277 del 28.11.2014, viene introdotta la possibilità anche per le società di persone (come già previsto per le società di capitali) di utilizzare i modelli dichiarativi dell’anno precedente, qualora la società abbia un periodo d’imposta a cavallo d’anno. Inoltre, in deroga al termine ordinario di versamento del saldo dovuto con riferimento alla dichiarazione dei redditi ed a quella Irap (16 giugno dell’anno di presentazione del modello), in caso di operazioni straordinarie (liquidazione, trasformazione, fusione e scissione) poste in essere da società di persone o associazioni, le stesse verseranno i tributi dovuti entro il giorno 16 del mese successivo a quello di scadenza del termine di presentazione della dichiarazione.

Il Jobs Act non risponde alle esigenze del terzo settore

di Guido Martinelli - lunedì 15 giugno 2015

 Lo scorso 11 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il decreto applicativo del Jobs act sulle revisione della disciplina organica dei contratti di lavoro. Il decreto, dunque, attendo solo l’approdo in Gazzetta Ufficiale e diverrà pienamente operativo a partire dal giorno successivo alla sua pubblicazione.

Con rent to buy «inadempiuto», più facile la riconsegna dell’immobile

Sabato 13 giugno 2015

Con una clausola risolutiva espressa, più tutele per i proprietari di immobili dati in rent to buy con atto pubblico in caso d’inadempimento del conduttore 

Può costituire titolo per l’esecuzione forzata (ex art. 474 c.p.c.), sia nella forma dell’espropriazione forzata, sia in quella dell’esecuzione forzata per consegna o rilascio, il contratto di rent to buy avente la forma di atto pubblico e contenente una clausola risolutiva espressa.

Contenzioso, mediazione per tutti i tributi ma niente giudice monocratico

Sabato 13 giugno 2015

Le novità sono contenute nello schema di decreto attuativo della delega fiscale che, a breve, il MEF  sottoporrà al Consiglio dei Ministri 

 ROMA – Ampliamento della conciliazione e della mediazione obbligatoria, modifica delle tutele cautelari e immediata esecutività delle sentenze. Sono queste alcune delle novità contenute nello schema di decreto legislativo sul contenzioso tributario (di cui all’art. 10 della legge delega 23/2014) che, a giorni, la commissione di esperti creata in seno al MEF sottoporrà al vaglio del Consiglio dei Ministri, perché lo faccia proprio prima di trasmetterlo alle Camere. Novità, quelle anticipate ieri durante un convegno da Gianni De Bellis, avvocato dello Stato e membro della suddetta commissione ministeriale, che mirano innanzitutto a deflazionare ulteriormente il contenzioso tributario. Per questo, si prevede “l’ampliamento della conciliazione al II grado di giudizio” e l’allargamento della “mediazione a tutti i tipi di tributi, non solo quelli che riguardano direttamente l’Agenzia delle Entrate”. Quindi, fermo restando il limite dei 20 mila euro come valore massimo di causa, il reclamo diverrà obbligatorio anche per i “tributi locali” e per i “contenziosi in materia catastale” e sarà applicabile anche alle controversie riguardanti l’agente della riscossione. Altro importante intervento riguarda l’immediata esecutività delle sentenze. Se la proposta della commissione dovesse essere fatta propria dal CdM senza modifiche, lo schema di decreto prevederà la possibilità di rendere esecutive le sentenze intermedie di giudizio, in modo tale che, in caso di vittoria in primo o secondo grado, il contribuente potrà, effettivamente e non solo “sulla carta”, richiedere la restituzione delle somme che il Fisco ha già riscosso. In questo caso, però, bisognerà presentare una “garanzia fideiussoria”, per assicurare l’eventuale resa della somma in caso di giudizio definitivo avverso. Garanzia che, in tre ipotesi, non sarà necessaria: per gli importi inferiori a 10 mila euro, per le spese di giustizia e per i casi in cui il contribuente vanti un credito nei confronti del Fisco: “L’art 68, comma 2 del DLgs. 546/1992 – ha spiegato De Bellis – prevede che l’Ufficio debba rimborsare entro 90 giorni.

La liquidazione della merce e la cessione d’azienda bloccano l’«induttivo»

Sabato 13 giugno 2015 

Tali eventi, particolarmente significativi nell’esercizio di impresa, sono idonei a giustificare una percentuale di ricarico sensibilmente inferiore alla media

 È nullo l’accertamento induttivo fondato sul ricarico medio dei tre precedenti periodi d’imposta se il contribuente nell’anno oggetto di controllo ha liquidato le rimanenze di magazzino ed ha ceduto l’azienda. È quanto stabilito dalla Cassazione, con la sentenza n. 12285 depositata ieri. Dai fatti di causa emerge che un contribuente (presumibilmente un commerciante) aveva ricevuto un avviso di accertamento, con il quale erano stati determinati maggiori ricavi rispetto a quelli dichiarati, applicando al costo del venduto il ricarico percentuale risultante dalla media delle ultime tre dichiarazioni dei redditi presentate.

Da domani in vigore il nuovo falso in bilancio

Sabato 13 giugno 2015

La nuova disciplina, introdotta dalla L. 69/2015, pare decisamente rigorosa per le quotate, mentre risulta non particolarmente afflittiva nelle altre società 

Sarà in vigore da domani (14 giugno 2015) la nuova disciplina del reato di false comunicazioni sociali. La L. n. 69/2015 – recante “disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio” – sostituisce gli artt. 2621 e 2622 c.c. e inserisce nel codice civile i nuovi artt. 2621-bis e 2621-ter.

Nel quadro RR i redditi che concorrono al massimale della Gestione separata INPS

Sabato 13 Giugno 2015

Con la circolare n. 120 l’Istituto ha fornito chiarimenti, sottolineando che tali redditi vanno dettagliati nella sezione II 

 Con la circolare n. 120 pubblicata ieri, l’INPS ha fornito le consuete indicazioni per la compilazione del quadro RR di UNICO 2015 PF, preposto alla determinazione dal saldo 2014 e degli acconti 2015 dei contributi previdenziali dovuti da:
 - artigiani e commercianti iscritti alle rispettive Gestioni previdenziali dell’INPS (per i contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale);
 - professionisti ex art. 53 comma 1 del TUIR iscritti alla Gestione separata INPS di cui all’art. 2 comma 26 della L. 335/95, in quanto privi di una specifica Cassa di previdenza o per i quali non sussista l’obbligo di iscrizione alla Cassa professionale esistente.

Per l’assoggettamento a IRAP rilevano le consulenze esterne «costose»

Sabato 13 giugno 2015 

 Negli anni la Cassazione ha però sostenuto anche il principio inverso

Con la sentenza n. 12287 depositata ieri, 12 giugno 2015, la Suprema Corte si è nuovamente soffermata sul tema dell’assoggettamento ad IRAP dei professionisti. Questo, in attesa che i decreti attuativi della L. 23/2014 (delega per la riforma fiscale) delineino la nozione di autonoma organizzazione, ponendo così fine all’incertezza che continua a regnare sulla materia. Nello specifico, la controversia ha riguardato un perito edile che, nell’esercizio dell’attività, ha corrisposto elevati compeni a terzi direttamente afferenti l’attività professionale, oscillanti, negli anni oggetto di giudizio, tra 58.000 e 31.000 euro circa. Accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, i giudici di legittimità ribadiscono che, nel valutare l’assoggettamento ad IRAP del professionista, rileva la sussistenza, o meno, di un’attività autonomamente organizzata. Nessuna importanza assume, invece, lo strumento giuridico tramite il quale la struttura è realizzata (dipendenti oppure società di servizi oppure associazione professionale).

Via libera comunitario allo split payment

Sabato 13 giugno 2015

 Si attende il benestare del Consiglio europeo che dovrebbe scongiurare l’aumento delle accise sui carburanti  

La Commissione europea, nella giornata di ieri, 12 giugno 2015, ha trasmesso al Consiglio dell’Unione europea il proprio parere favorevole al rilascio della misura di deroga per l’introduzione nell’ordinamento italiano delle norme in materia di “split payment”. La valutazione definitiva spetta adesso al Consiglio europeo, che dovrà decidere all’unanimità; a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio, il meccanismo di “split payment” diventerà a tutti gli effetti norma applicabile nell’ordinamento interno. La Commissione europea ha precisato che la misura introdotta dall’Italia è temporanea e il Governo italiano si è impegnato a non rinnovarla oltre il 31 dicembre 2017.

Accertamento nullo se l’Ufficio dimentica i documenti del contribuente

di Luigi Ferrajoli - venerdì 12 giugno 2015 

Corte di Cassazione, con sentenza n.6971/15, accogliendo il ricorso promosso da un contribuente, ha nuovamente riconosciuto l’obbligatorietà (a pena di nullità dell’avviso accertamento emanato) dell’instaurazione da parte dell’Amministrazione finanziaria di adeguato contraddittorio in caso di ricorso alla procedura di accertamento tributario standardizzato. La vicenda processuale traeva origine dalla notifica al contribuente di un invito al contraddittorio finalizzato alla definizione dell’accertamento in corso, dal quale erano emersi in capo allo stesso maggiori compensi percepiti nell’esercizio della propria attività professionale di architetto.

Jobs Act, via libera ai decreti attuativi: si allunga il congedo parentale

Venerdì 12 Giugno 2015

 Con il Consiglio dei Ministri che si è svolto nel tardo pomeriggio dell’11 giugno 2015, il Governo completa l’esercizio delle deleghe in materia di lavoro previste dal Jobs Act. La legge n.183/2014, infatti, ha previsto che le otto deleghe venissero esercitate entro sei mesi dall’entrata in vigore. Dopo i due decreti entrati in vigore a marzo scorso sul contratto tutele crescenti e sulle tutele in caso di disoccupazione involontaria sono stati approvati definitivamente altri due decreti legislativi relativi, rispettivamente, al riordino delle tipologie contrattuali ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Detrazione per canoni di locazioni relativi all’abitazione principale

di Leonardo Pietrobon - venerdì 12 giugno 2015 

 L’articolo 16 D.P.R. n. 917/86 stabilisce il riconoscimento di una detrazione d’imposta a fronte della stipula di contratti di locazione, distinguendo le seguenti possibili alternative: la detrazione riservata ai titolari di un contratto di locazione di alloggi adibiti ad abitazione principale; la detrazione riservata ai contribuenti titolari di un contratto di locazione per immobili sempre adibiti ad abitazione principale, ma che hanno trasferito la loro residenza per motivi di lavoro.

Il regime dei minimi: acconti e ritenute. Casi particolari

di Federica Furlani - venerdì 12 giugno 2015

 I contribuenti che rientrano nel regime dell’imprenditoria giovanile e dei lavoratori in mobilità di cui all’art. 27, commi 1 e 2, D.L. 98/2011, realizzano un reddito di lavoro autonomo o di impresa che è assoggettato ad un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali in misura pari al 5%. Tale imposta sostitutiva va liquidata, sia a titolo di saldo che di acconto, con le stesse modalità e gli stessi termini previsti per i soggetti Irpef. L’acconto sarà pertanto pari al 100% dell’imposta relativa all’anno precedente, sarà dovuto solo se il rigo LM14 “Differenza” è superiore a € 51,65, e andrà versato: in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2015 se l’importo dovuto (rigo LM14 “Differenza”) è inferiore a € 257,52; in due rate se l’importo dovuto è pari o superiore a € 257,52, di cui: la prima, nella misura del 40%, entro il 16 giugno 2015 (6 luglio stante l’annunciata proroga dei versamenti relativi al modello Unico 2015) ovvero entro il 16 luglio 2015 (20 agosto) con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo; la seconda, nella misura del 60%, entro il 30 novembre 2015.

ATI e variazioni soggettive – posizione del Notariato

 di Cristiano Corghi - 11 Giugno 2015

La definizione soggettiva immodificabile dei partecipanti alle gare pubbliche è preordinata a garantire l'amministrazione appaltante in ordine alla verifica dei requisiti di idoneità morale, tecnico organizzativa ed economica, nonché alla legittimazione delle imprese che hanno partecipato alla gara. Secondo il Notariato, questo assunto rappresenta il presupposto su cui poggia l'interpretazione fornita dal Consiglio di Stato (sentenza n. 6446/2012), successivamente avvalorata dalla giurisprudenza.

Costo delle partecipazioni nella scissione: il Fisco cambia idea

di Alberto Di Vita - 11 Giugno 2015  

In una scissione societaria il costo fiscale originario della partecipazione si ripartisce tra beneficiarie e scissa in proporzione alla suddivisione del valore effettivo dei patrimoni netti attribuiti alle società partecipanti alla scissione. Si insegna che circolari e risoluzioni del Fisco non sono fonti di diritto, ma sappiamo bene che sarebbe irresponsabile ignorarne il contenuto.

I Caf abbandonano il 730 precompilato

di Andrea Bongi - 11 Giugno 2015

 Tenuto conto dei numerosi errori presenti sui modelli rilasciati dall'Agenzia delle Entrate è meglio procedere, fin da subito, attraverso le modalità ordinarie di compilazione e presentazione del 730/2015 evitando inutili perdite di tempo con la precompilata. Si tratta della presa d'atto da parte di alcuni Centri di Assistenza Fiscale che l'operazione 730 precompilato deve essere abbandonata perché fonte soltanto di inutili e dispendiose perdite di tempo. Lo scopo della missiva inoltrata alle strutture periferiche di alcuni Caf è del tutto evidente. Se si procede fin da subito con le modalità ordinarie di compilazione e trasmissione telematica del modello 730, e si evita il passaggio preventivo dalla precompilata, si risparmia sia tempo che inutili ed ulteriori appesantimenti burocratici. Sulle tempistiche di lavorazione i Caf in questione hanno probabilmente verificato che l'accesso alla precompilata del cliente si rivela in molte situazioni un inutile passaggio in più nel ciclo di lavorazione del modello 730.

Il revisore non controlla la conformità Xbrl del bilancio

di Fabio Landuzzi - giovedì 11 giugno 2015

 Il Documento di ricerca n. 191 Assirevi affronta un argomento di piena attualità, ovvero il rapporto fra, da una parte, l’attività svolta dal revisore contabile rispetto al bilancio d’esercizio e la predisposizione della relazione di revisione e, dall’altra parte, la conformità del bilancio stesso rispetto alle specifiche tecniche necessarie ad elaborarlo nel formato Xbrl per il suo deposito al Registro delle imprese. In via del tutto preliminare, si sottolinea che con l’approvazione del bilancio d’esercizio da parte dei soci termina il processo di formazione del bilancio, così che nella successiva fase del suo deposito al Registro delle imprese – la quale assolve ad una funzione di pubblicità notizia – il revisore esce di scena, essendo il deposito un adempimento che compete agli amministratori e, in loro difetto, all’organo di controllo.

Possibile la sostituzione diretta del 730 precompilato

di Alessandro Bonuzzi - giovedì 11 giugno 2015 

 Il Provvedimento Direttoriale n.78849 di ieri consente ai contribuenti che hanno già inviato via web il proprio 730 precompilato di correggere, fino al prossimo 29 giugno, direttamente eventuali errori, senza quindi la necessità di rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato per presentare la dichiarazione correttiva o integrativa. Attenzione però l’opportunità non è ripetibile: la sostituzione del 730 è ammessa una sola volta. Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che l’Agenzia delle Entrate stesse studiando una soluzione per consentire ai contribuenti che hanno già inviato il 730 precompilato di correggere eventuali errori o omissioni.

DURC online: validità e periodo transitorio

I DURC emessi prima di luglio 2015, entrata in vigore della procedura online, sono validi fino a scadenza: periodo transitorio e precisazioni del Ministero del lavoro.


di Barbara Weisz - 9 giugno 2015

 Il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) emesso prima del primo luglio 2015 resta valido fino a scadenza: lo precisa il Ministero del Lavoro nella circolare applicativa 19/2015 relativa al nuovo DURC online, con procedura di rilascio telematica in tempo reale. Le aziende che nel frattempo hanno già richiesto e ottenuto un DURC ancora in corso di validità possono dunque utilizzarlo fino alla naturale scadenza.

Licenziamento per assenze ingiustificate

La Corte di Cassazione spiega quando il licenziamento per assenze ingiustificate è illegittimo: le motivazioni e tutti gli esempi pratici caso per caso, alla luce della normativa.

di Francesca Pietroforte - 9 giugno 2015

 La Corte di Cassazione spiega in quali casi il licenziamento è illegittimo se il datore di lavoro non riesce a dimostrare, nella loro materialità, le assenze ingiustificate del lavoratore: l’onere della prova sulla sussistenza della giusta causa o del giustificato motivo è infatti a carico dell’azienda, mentre al dipendente spetta la possibilità di giustificare il proprio comportamento o le connessioni a cause non legate alla propria volontà (Sentenza 7108/2014). Nel caso esaminato, l’azienda aveva fatto ricorso alla Cassazione lamentando la violazione dell’art. 5, L. 604/1966 sui licenziamenti individuali e contestando la mancata considerazione delle assenze ingiustificate rispetto alle quali il lavoratore non era stato in grado di discolparsi. Tuttavia, non era stata in grado di dimostrare le assenze contestate (es.: relazioni tecniche, documenti, dichiarazioni testimoniali, ecc.), se non attraverso la loro indicazione nell’atto di contestazione disciplinare.

Detrazione ristrutturazioni: il bonifico parlante

Bonus ristrutturazioni ed energia: come si compila il bonifico parlante, fac-simile e regole di pagamento per ottenere la detrazione IRPEF. 
 Barbara Weisz - 9 giugno 2015

 Fra le condizioni per fruire della detrazione per le ristrutturazioni c’è il bonifico parlante, sistema di pagamento previsto dalla normativa sul bonus edilizia. Si tratta delle regole applicative della detrazione del 50% sulle spese per lavori di ristrutturazione e sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinato allo stesso immobile oggetto dei lavori, che va di pari passo come quella al 65% per gli interventi di risparmio energetico (bonus energia).

La soggettività del trust ai fini delle imposte dirette

di Sergio Pellegrino - mercoledì 10 giugno 2015

 Come abbiamo avuto modo di sottolineare nel precedente contributo della nostra rubrica, il trust, che è un rapporto giuridico e non un soggetto giuridico, è stato però “personificato” dal legislatore ai fini dell’imposizione diretta.

I chiarimenti della circolare 23/E sul ravvedimento operoso

di Sergio Pellegrino - mercoledì 10 giugno 2015 

 Con la circolare 23/E di ieri l’Agenzia analizza la disciplina del ravvedimento operoso, così come modificata dalla legge di stabilità per il 2015, fornendo due chiarimenti di un certo interesse. La prima è relativa all’ambito di applicazione della lettera b-quater) del comma 1 dell’articolo 13 del decreto legislativo 472/1997, che stabilisce che la sanzione è ridotta ad 1/5 del minimo se il ravvedimento operoso viene effettuato successivamente alla constatazione della violazione e quindi con un processo verbale di constatazione “in mano”.

Il punto sullo sconto Irap per le assunzioni senza scadenza

di Alessandro Bonuzzi - mercoledì 10 giugno 2015 

 I costi sostenuti in relazione ai dipendenti dislocati impiegati con contratto a tempo indeterminato sono deducibili dalla base imponibile Irap dell’impresa distaccante. Inoltre, i rapporti di lavoro regolati con contratti a termine sono esclusi dalla deducibilità integrale dall’Irap delle spese per il personale. Ancora, il nuovo credito d’imposta pari al 10 per cento dell’Irap lorda è precluso alle imprese che nel corso dell’anno hanno avuto, anche per un periodo di tempo limitato, lavoratori alle proprie dipendenze. Questi sono solo alcuni dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 22/E di ieri, riguardanti le ultime novità introdotte in materia di imposta regionale.

IMU e TASI: regole allineate per l’acconto 2015

di Fabio Garrini - mercoledì 10 giugno 2015

 Dal 2015 le scadenze Imu e Tasi sono allineate: rispetto allo scorso anno dove la TASI è stata interessata da diverse proroghe (si trattava del primo anno di applicazione e quindi era stata introdotta una specifica previsione transitoria), quest’anno la gestione dei versamenti avviene con le stesse modalità previste per l’IMU. 

L'Ufficio ha l'onere della valutazione della prova

L'Ufficio ha l'onere della valutazione della prova La sentenza della Cassazione n. 9721 del 13.05.2015 afferma che, in caso di presunzione legale con inversione dell'onere di prova, l'Agenzia delle Entrate è obbligata a valutare quanto prodotto dal contribuente e darne menzione nei relativi verbali di contraddittorio e accertamento. Un avvocato impugnava l'avviso di accertamento ricevuto sostenendo che l'Agenzia delle Entrate, nel corso delle indagini finanziarie, aveva presuntivamente determinato un maggior reddito imponibile a titolo di corrispettivi imponibili non fatturati, senza tener conto dei documenti dallo stesso prodotti rappresentati dalle copie degli assegni versati sui conti bancari e dalle dichiarazioni fornite dai traenti degli stessi circa l'estraneità del rapporto all'attività svolta dal professionista.

Assunzione Giovani: contributi in Agricoltura

Conto alla rovescia per il bonus occupazione riservato al settore agricolo che concede sgravi contributivi a chi assume giovani tra i 18 ed i 35 anni. 

 di Francesca Vinciarelli - 8 giugno 2015

 Meno di un mese di tempo per i datori di lavoro agricoli per assumere giovani tra i 18 e i 35 anni e accedere al bonus assunzione riservato al settore dall’articolo 5 del Dl n. 91/2014 (cd Decreto Competitività, convertito dalla legge n. 116/2014). Scadono infatti il prossimo 30 giugno i termini entro i quali presentare domanda di accesso al bonus occupazione, che consente il conguaglio dei contributi INPS versati fino ad un importo fino a 5 mila euro per le assunzioni agevolate a tempo indeterminato e fino a 3 mila euro per i contratti a tempo determinato.

Incentivi lavoro agricolo

 Si tratta, più in particolare, di incentivi pari a 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, riconosciuto per 18 mesi fino a un massimo di 5mila euro per gli operai agricoli assunti con contratto dipendente a tempo indeterminato (OTI) e di 3mila euro e per i lavoratori a tempo determinato. In questo secondo caso, il beneficio vale per i primi sei mesi dopo ogni anno di assunzione, in più il contratto deve avere durata almeno triennale, garantire un periodo di occupazione di almeno 102 giornate all’anno ed essere redatto in forma scritta. Il beneficio fa decadere i precedenti incentivi all’assunzione per i contratti a tempo indeterminato previsti dall’articolo 1 del Dl 76/2013. (Confronta: i nuovi incentivi assunzione nella Legge di Stabilità)

Rapporto tra esenzione e non imponibilità ai fini della detrazione IVA


di Marco Peirolo - martedì 9 giugno 2015

 In un precedente intervento sono stati esaminati i riflessi del regime di esenzione da IVA sul diritto di detrazione previsto, dall’art. 19, comma 3, lett. a-bis), del D.P.R. n. 633/1972, per le operazioni bancarie, finanziarie e assicurative di carattere internazionale. Tali operazioni, benché aventi natura esente ai sensi dell’art. 10, comma 1, nn. 1)-4), del D.P.R. n. 633/1972, se effettuate nei confronti di soggetti stabiliti al di fuori dell’Unione europea o se relative a beni destinati ad essere esportati al di fuori dell’Unione europea, danno comunque diritto alla detrazione dell’imposta assolta “a monte”. Nella Direttiva n. 2006/112/CE in materia di IVA, le esenzioni sono disciplinate nel Titolo IX, a sua volta suddiviso in più Capi. In particolare, nel Capo 2 sono contemplate le “esenzioni a favore di alcune attività di interesse pubblico”, mentre nei Capi 4 e 6 sono contenute, rispettivamente, le “esenzioni connesse alle operazioni intracomunitarie” e le “esenzioni all’esportazione”. È di interesse approfondire il rapporto esistente tra le esenzioni di interesse pubblico e le esenzioni riconosciute in dipendenza del carattere intracomunitario dell’operazione.

La residenza delle persone fisiche


 di Sergio Pellegrino - martedì 9 giugno 2015 

 Nel momento in cui approcciamo le problematiche dichiarative delle persone fisiche è fondamentale innanzitutto verificare se sussiste o meno la residenza fiscale nel territorio dello Stato del cliente del quale stiamo esaminando la situazione. Il soggetto residente deve infatti dichiarare in Italia, sulla base del principio della c.d. tassazione mondiale, i redditi ovunque prodotti, mentre quello non residente si limiterà a dichiarare nel nostro Paese i redditi che si considerano prodotti nel territorio dello Stato ai sensi di quanto previsto dall’articolo 23 del Tuir. Il concetto di residenza della persona fisica è individuato dall’articolo 2 del Tuir, che fissa tre criteri tra loro alternativi: è sufficiente che ne sia verificato uno per la maggior parte del periodo di imposta per considerare il soggetto in questione fiscalmente residente in Italia. Il primo criterio è quello relativo alla residenza anagrafica.

LA CORREZIONE DEGLI ERRORI CONTABILI NON RADDOPPIA I TERMINI

 di Alessandro Bonuzzi - martedì 9 giugno 2015 

 La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 57/E di ieri esclude la possibilità di utilizzare la procedura di correzione degli errori contabili in bilancio chiarita dalla circolare n.31/E/2013 oltre i termini di accertamento ordinari ancorché prorogati per effetto dell’astratta configurabilità di un reato. Ciò in quanto la disciplina del raddoppio dei termini risponde esclusivamente all’esigenza dell’Amministrazione finanziaria di indagare illeciti tributari.

.