Efficienza energetica: apre la procedura per la compilazione delle domande

E’ disponibile da oggi lunedì 22 giugno 2015 il sistema informatico attraverso il quale le imprese possono iniziare la fase di compilazione della domanda e dei relativi allegati per il bando efficienza energetica 2015. 
Il bando del Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 120 milioni di euro a favore delle imprese che investono nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Garantendo un risparmio energetico di almeno il 10%, è possibile ottenere un contributo a fondo perduto del 50% della spesa.

Lo sportello aprirà il 30 giugno 2015. Disponibile da oggi, lunedì 22 giugno 2015 il sistema informatico attraverso il quale le imprese possono iniziare la fase di compilazione della domanda e dei relativi allegati per il bando efficienza energetica 2015. Il bando (decreto 24 aprile 2015) è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 12 giugno 2015 e mette a disposizione 120 milioni di euro a valere sul POI “Energie rinnovabili ed efficienza energetica” FESR 2007/2013, quindi per le sole Regioni Convergenza. 
Una quota pari al 60 per cento delle risorse è riservata ai programmi proposti da micro, piccole o medie imprese, di cui il 25 per cento è destinato alle micro e piccole imprese. La domanda per le agevolazioni e la documentazione richiesta, firmate digitalmente, dovranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 30 giugno 2015. Sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico è stata anche pubblicata una serie di Faq. 

Accesso alla procedura informatica 

Il Mise ha fornito chiarimenti sulla modalità di presentazione della domanda, dichiarando che quest'ultima deve essere presentata, a partire dalle ore 10.00 del 30 giugno 2015, attraverso un’apposita procedura informatica accessibile dalla sezione “Nuovo Bando Efficienza Energetica” del sito del Ministero dello sviluppo economico, www.mise.gov.it. La procedura informatica è disponibile all’impresa proponente, per lo svolgimento delle attività preliminari alla compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 22 giugno 2015. 
Presentare più domande di agevolazioni riferite a diverse unità produttive 
Emerge dalle Faq che nel caso in cui un’impresa intenda presentare più domande di agevolazioni riferite a diverse unità produttive, non sarà comunque possibile presentare un’unica relazione tecnica resa in forma giurata con sottosezioni riferite a tutte le unità produttive per cui si presenta la domanda di agevolazione. Ogni domanda dovrà contenere una sua relazione tecnica.
Impresa beneficiaria sul precedente bando 
Un’impresa destinataria di un decreto di concessione di agevolazioni a valere sul decreto del Ministro dello sviluppo economico 5 dicembre 2013, può richiedere le agevolazioni sul bando attuale se intende realizzare un nuovo investimento su una diversa unità produttiva.
  Le Ats non possono accedere alle agevolazioni
 Una ATS non può accedere alle agevolazioni previste dal bando, mentre un consorzio con attività esterna può essere ammesso a tali agevolazioni, fermo restando che il programma di investimento deve riguardare un’unità produttiva del consorzio stesso. 
Mai ammissibili gli investimenti per nuove unità produttive 
I programmi di investimento su nuove unità produttive non sono ammissibili in nessun caso. Questo perché gli investimenti, per essere ammissibili, devono essere realizzati in un'unità produttiva esistente e devono prevedere la realizzazione di interventi funzionali alla riduzione dei consumi di energia primaria, tale da ottenere una riduzione nominale dei consumi pregressi in misura almeno pari al 10%. 
Agevolazioni per investire nelle regioni Convergenza 
Possono beneficiare dell'agevolazione le imprese di qualsiasi dimensione con unità produttive localizzate nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vogliono realizzare investimenti nell’ambito dell’efficienza energetica. Non possono beneficiare delle agevolazioni del bando le imprese destinatarie di un decreto di concessione delle agevolazioni a valere sul decreto del Ministro dello sviluppo economico 5 dicembre 2013, fatta eccezione per quelle che abbiano formalizzato la rinuncia alle agevolazioni medesime. Interventi finanziabili 
I programmi d’investimento ammissibili devono prevedere la realizzazione di interventi funzionali alla riduzione nominale dei consumi di energia primaria all’interno di un’unità produttiva esistente, tale da ottenere, a parità di capacità produttiva nominale, un risparmio energetico pari ad almeno il 10 % rispetto ai consumi pregressi di energia primaria. 
Necessario ottenere un risparmio del 10% 
Sono finanziabili gli interventi di isolamento termico degli edifici al cui interno sono svolte le attività economiche quali rivestimenti, pavimentazioni, materiali per l’eco-edilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi); razionalizzazione, efficientamento e/o sostituzione dei sistemi di riscaldamento, condizionamento, alimentazione elettrica, forza motrice ed illuminazione, anche se impiegati nei cicli di lavorazione funzionali alla riduzione dei consumi energetici come building automation, motori a basso consumo, sistemi per la gestione ed il monitoraggio dei consumi energetici. Sono inoltre agevolabili l'installazione di impianti ed attrezzature funzionali al contenimento dei consumi energetici nei cicli di lavorazione e/o di erogazione dei servizi; l'installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti per la produzione e la distribuzione dell’energia termica ed elettrica all’interno dell’unità produttiva oggetto del programma d’investimento, ovvero per il recupero del calore di processo da forni e/o impianti che producono calore, o che prevedano il riutilizzo di altre forme di energia recuperabile in processi ed impianti che utilizzano fonti fossili.
  Contributo a fondo perduto o finanziamento agevolato
Le agevolazioni sono concesse, per i soli programmi di importo inferiore o uguale a 400 mila euro, nella forma di contributo in conto impianti per una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 50%. In alternativa, sono concesse nella forma di finanziamento agevolato per una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%. Il finanziamento agevolato deve essere restituito dall'impresa beneficiaria, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 10 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo del finanziamento concesso. Il finanziamento non è assistito da particolari forme di garanzia. Le agevolazioni sono concesse nel rispetto dei limiti previsti dal Regolamento “de minimis”. 

 FONTE: IPSOA.IT - di Roberto Lenzi - Studio R.M. - http://www.ipsoa.it/documents/finanziamenti/ambiente/quotidiano/2015/06/22/efficienza-energetica-apre-la-procedura-per-la-compilazione-delle-domande

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