Delega fiscale: verso la fatturazione elettronica obbligatoria?

La Commissione Finanze della Camera “indirizza” il Governo verso la fatturazione elettronica obbligatoria? Nella seduta del 18 giugno 2015, la Commissione Finanze della Camera ha sostanzialmente espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo (atto n. 162) in materia di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici. 


Tuttavia, sono state formulate una serie di osservazioni. Alcune delle indicazioni emerse sono molto interessanti e sembrano destinate a disegnare - per imprese e professionisti - uno scenario futuro completamente nuovo. 
 Parere (sostanzialmente) favorevole della Commissione Finanze della Camera al decreto attuativo della delega fiscale sulla fatturazione elettronica. 
Tra le osservazioni della Commissione, alcune lasciano intravedere uno scenario futuro completamente nuovo per le imprese e i professionisti. Leggi anche “Delega fiscale: decreti attuativi al rush finale” Dallo schema di decreto si comprendeva chiaramente come l’implementazione dello strumento rappresentato dalla fatturazione elettronica fosse (in prospettiva) un’opportunità e non un obbligo. I contribuenti che invieranno all’Agenzia delle Entrate in formato elettronico le fatture attive e passive saranno esonerati da una serie di adempimenti. Ad esempio dovrebbe essere abrogata la trasmissione telematica dei dati relativi alle operazioni IVA (c.d. spesometro) e la comunicazione delle operazioni da e verso Paesi black list. 
Un ulteriore beneficio dovrebbe essere rappresentato dalla maggiore celerità nell’ottenere l’erogazione dei rimborsi IVA indipendentemente dalle condizioni previste dall’art. 30, D.P.R. n. 633/1972. La Commissione finanze ha però fatto un passo in più chiedendo al Governo di valutare la trasformazione delle previsioni da facoltà in obbligo. 
L’Esecutivo dovrebbe così valutare “in una prospettiva di medio periodo, l’introduzione dell’obbligatorietà della trasmissione in forma telematica all’Agenzia delle Entrate, in coincidenza con i termini della liquidazione periodica IVA, dei dati di interesse fiscale delle fatture in luogo degli attuali adempimenti, valutando gli effetti di tale disposizione in un periodo individuato come sperimentale in una prima fase […]”. L’espressione utilizzata dal parere, “obbligatorietà,” non lascia spazio a dubbi. A seguito del nuovo obbligo i contribuenti sarebbero completamente esonerati dall’adempimento della registrazione periodica delle fatture attive e passive. 
In pratica, secondo il sistema che potrebbe delinearsi prossimamente, una volta che i documenti (fatture attive e passive) saranno stati generati in formato elettronico ed i dati saranno stati trasmessi all’Agenzia delle entrate, il Fisco sarà a conoscenza di ogni informazione. L’Amministrazione finanziaria sarà così in grado di verificare in tempo quasi reale la correttezza della liquidazione ai fini IVA e quindi non sarà più necessario procedere alla registrazione dei relativi documenti. I dubbi riguardano la reale portata di semplificazione dei nuovi adempimenti che si sostanziano: - nella generazione dei documenti in formato elettronico e - nella trasmissione del dati in essi contenuti all’Agenzia delle Entrate. Questi due passaggi dovrebbero sostituire non solo gli obblighi di registrazione, ma anche ulteriori adempimenti quali, ad esempio, l’obbligo di trasmissione dei dati relativi alle dichiarazioni di intento gravante sui contribuenti che effettuano le cessioni all’esportazione. Il nuovo sistema dovrebbe rappresentare, come già ricordato, un obbligo e non una facoltà come previsto dallo schema di decreto legislativo iniziale. Tuttavia, sarà interessante comprendere quale sarà la reazione del Governo di fronte a questa osservazione che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per imprese e professionisti. 
La Commissione ha altresì invitato il Governo a valutare, ove fosse di fatto previsto in futuro l’obbligo della fatturazione elettronica, l’eliminazione delle disposizioni aventi ad oggetto il reverse charge e lo split payment in un’ottica di semplificazione complessiva del sistema tributario. Ciò in quanto “la trasmissione generalizzata in via telematica dei dati di interesse fiscale avrebbe gli stessi effetti di contrasto all’evasione IVA perseguiti dai predetti meccanismi del reverse charge e dello split payment”. 

 FONTE: ISPOA.IT - di Nicola Forte - Dottore commercialista in Roma - http://www.ipsoa.it/documents/fisco/iva/quotidiano/2015/06/22/delega-fiscale-verso-la-fatturazione-elettronica-obbligatoria

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