MARTEDI' 21 LUGLIO 2015 - Paolo Meneghetti, Vittoria Meneghetti
L'Agenzia delle Entrate sta inviando ai contribuenti segnalazioni relative ad anomalie che ha riscontrato nella
compilazione degli studi di settore degli anni 2011-2012-2013.
In questi giorni stanno arrivando sulle PEC dei contribuenti comunicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate in merito
ad anomalie emerse negli studi di settore, relativi alle annualità 2011, 2012, 2013 (o anche solo una di queste).
La legge di Stabilità 2015 ha infatti introdotto un cambiamento nei rapporti tra Fisco e contribuenti volto a favorire la
collaborazione e cooperazione, incentivando il contribuente stesso ad autodichiarare i propri errori ed omissioni o a
fornire spiegazioni, mettendo a disposizione del pubblico i dati e le informazioni di cui il Fisco entra in possesso.
Ai sensi dell'art. 44, c. 13 del DDL di Stabilità 2015, infatti, si rimandava ad un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate
l'esplicitazione delle reti telematiche, dei software e dei metodi in generale utilizzati dal Fisco per comunicare ai
contribuenti le informazioni possedute.
Il provvedimento in questione, relativo agli studi di settore, è il n. 83314 del
18.06.2015 che riporta le specifiche tecniche per la trasmissione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore di Unico
2015.
Tornando quindi alle comunicazioni di anomalie inviate dall'Agenzia, il contribuente nella mail (della Posta Elettronica
Certificata) viene invitato a controllare il suo cassetto fiscale (se preventivamente richiesto dal consulente) nella
sezione "studi di settore" ove si trova un pdf che esplica le incoerenze/incongruità trovate.
A titolo esemplificativo, l'Agenzia può contestare una durata delle scorte troppo alta, accompagnata da valori delle
rimanenze iniziali e finali pressoché invariati o l'incoerenza tra le rimanenze finali di un esercizio e le esistenze iniziali del
successivo o la mancata indicazione delle ore e delle giornate lavorate, ecc.
Lo scopo di queste segnalazioni è la possibilità di correggere eventuali errori od omissioni, attraverso l'istituto del
ravvedimento operoso per evitare futuri accertamenti, ispezioni, accessi o altri controlli che possano condurre ad un
contenzioso
O viceversa se le anomalie non sono dovute ad errori o omissioni è possibile fornire chiarimenti attraverso un software
messo a disposizione sul sito dell'Agenzia delle Entrate dalla seconda decade di giugno, detto "Comunicazioni anomalie
2015".
Il software è scaricabile sul sito dell'Agenzia e permette di inviare comunicazioni a partire dallo scorso 4.07.2015.
Una volta scaricato il software, il consulente selezionando come tipologia del soggetto inviante: "Intermediario" potrà
inviare comunicazioni relative a più contribuenti, suoi clienti. Occorrerà quindi inserire il codice fiscale del contribuente
oggetto della comunicazione di anomalia e il suo codice Ateco, nonché selezionare lo studio di settore relativo. Si aprirà
quindi una finestra ove scrivere sinteticamente le motivazioni dell'anomalia o i chiarimenti ritenuti necessari che andrà
salvata e confermata per effettuarne il trasferimento. I file così trasferiti andranno controllati ed inviati telematicamente
attraverso il canale Entratel.
FONTE: SISTEMA RATIO CENTRO STUDI CASTELLI