I controlli sulle polizze abbinate ai finanziamenti

Giovanni Alibrandi 18 settembre 2015

IVASS e Banca d'Italia sollecitano imprese assicuratrici e banche ad una maggiore correttezza nel collocamento delle polizze assicurative abbinate a finanziamenti. 

É prassi consolidata di banche e intermediari finanziari subordinare l'erogazione di finanziamenti e/o di credito al consumo alla sottoscrizione di polizze assicurative, il cui scopo è proteggere il cliente da eventi pregiudizievoli che possono limitare la sua capacità di rimborso del finanziamento, per esempio: decesso, invalidità, inabilità, perdita del lavoro. A tutela della clientela, ma anche a seguito di segnalazioni e reclami ricevuti da diverse associazioni di consumatori, l'IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) e la Banca d'Italia, nell'ambito delle rispettive competenze, hanno condotto una specifica attività di vigilanza sulle polizze vendute in abbinamento a finanziamenti da cui sono emersi elementi di forte criticità per la clientela:
 • contratti assicurativi caratterizzati da esclusioni, limitazioni e carenze tali da ridurre significativamente la portata delle garanzie; 
• modalità di offerta dei contratti non sempre improntati a canoni di trasparenza e correttezza; 
• costi eccessivi e poco giustificati. Quanto sopra è contenuto nella circolare congiunta dello scorso 26.08.2015 che entrambe le Authority hanno indirizzato a imprese assicuratrici, banche e intermediari finanziari e assicurativi. L'elenco delle criticità rilevate è piuttosto corposo, sia sul versante della produzione sia su quello della distribuzione, e la circolare fornisce indicazioni analitiche sulle modalità per superarle, con il contestuale invito agli organi amministrativi delle imprese assicuratrici di adottare, entro 90 giorni dalla data della medesima, appositi piani finalizzati a rendere i prodotti e le modalità di offerta ed esecuzione dei contratti in linea con le indicazioni fornite. Questi piani dovranno essere sottoposti all'IVASS quale organo di controllo, e poi realizzarsi nei 90 giorni successivi. Nello specifico, le criticità rilevate riguardano:
 • la sottoscrizione di "pacchetti assicurativi" con il versamento di un premio unico indistinto da parte di clienti che nella realtà non beneficeranno mai di una o più delle garanzie acquistate; 
• la diffusa presenza di clausole contrattuali che comportano una significativa riduzione delle garanzie (es.: delimitazione delle garanzie che di fatto privano di contenuto la copertura assicurativa); • profili di non assicurabilità del cliente o di non operatività delle garanzie eccepiti solo nella fase di liquidazione per rifiutare il pagamento della prestazione, e non al momento della sottoscrizione della polizza; • il mancato o tardivo rimborso della parte di premio pagato e non goduto nei casi di estinzione anticipata del finanziamento, e la scarsa trasparenza del relativo procedimento di calcolo adottato dall'assicurazione;
 • il pagamento del premio di polizza richiesto interamente ed in via anticipata e spesso oggetto dello stesso finanziamento. La circolare evidenzia al riguardo che questa pratica è correlata all'applicazione sul premio unico di provvigioni precontate a favore dell'intermediario, talvolta superiori al 50% del premio stesso;
 • l'erogazione del prestito sistematicamente abbinata alla sottoscrizione di una polizza assicurativa nonostante la sua natura facoltativa; 
• polizze sottoscritte da clienti non assicurabili perché privi dei requisiti previsti dalle condizioni contrattuali per beneficiare delle stesse coperture vendute. L'azione di controllo proseguirà nel tempo per accertare il rispetto delle indicazioni contenute nella circolare.

 Fonte: Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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