Lunedì 25 gennaio 2016

Il Collegio, per giungere alla decisione parte dall'analisi della legge 27 dicembre 2013, n. 147, che vietando l’anatocismo, non ha fatto altro che “normativizzare” un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato se pur non condiviso da parte della dottrina. Del resto, la lettera della norma, al di là di alcune oscurità, depone chiaramente nel senso di imporre, con effetto immediato, il divieto di anatocismo.
L’art. 120 TUB, stabilisce che: “il CICR stabilisce modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attività bancaria, prevedendo in ogni caso che:
a) nelle operazioni in conto corrente sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori;
b) gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale”.
Nel caso oggetto della pronuncia n. 7854, si lamentava la capitalizzazione degli interessi a debito con conseguente anatocismo.
L’ABF di Milano, rilevando la particolare novità della questione, deliberava di rimettere l’esame della controversia al Collegio di Coordinamento, il quale, seppur rigettando il ricorso proposto, ammetteva l’applicazione dell’art. 120 TUB anche in assenza della delibera attuativa del CICR, riconoscendo a quest'ultima una mera funzione indicativa circa le modalità di calcolo degli interessi semplici che non potrà in ogni caso determinare la produzione di ulteriori interessi sugli interessi.
Il Collegio muove la sua interpretazione dalla relazione di presentazione della proposta di legge alla Camera, che afferma “la presente proposta di legge intende stabilire l’illegittimità della prassi bancaria in forza della quale vengono applicati sul saldo debitore i cosiddetti interessi composti, o interessi sugli interessi … la proposta di legge, che per la prima volta tipizza l’improduttività degli interessi composti, intende mettere la parola fine a un comportamento riconosciuto illegittimo dalla giurisprudenza, ma costantemente tollerato dal legislatore”, affermando senza mezze misure che nel nostro ordinamento vige sin dall’entrata in vigore della Legge di stabilità 2014 il divieto di anatocismo nei rapporti bancari.
fonte: S.I.A STUDIO ITALIA