Revisione del meccanismo di applicazione dei correttivi congiunturali agli studi di settore.

Camera dei Deputati - Risposta 05/08/2015 n. 5-06244 
 Con il question time in esame, l'Onorevole interrogante rileva che, nonostante nella nota tecnica e metodologica che costituisce parte integrante dei modelli relativi agli studi di settore, si faccia riferimento alla persistente situazione di crisi economica, numerosi professionisti hanno evidenziato una fortissima riduzione dei correttivi congiunturali di settore applicati per il 2014 rispetto a quelli applicati per il periodo d'imposta 2013. 

In particolare, per alcune categorie di contribuenti segnalate dall'interrogante, a fronte degli stessi ricavi o compensi, si è verificato il passaggio da una situazione di congruità ad una situazione di non congruità con conseguente aumento di casi di accertamento da parte dell'Agenzia delle entrate su attività già gravemente provate dalla crisi. Ciò premesso, l'Onorevole interrogante chiede, al Governo se non ritenga opportuno intervenire e rivedere il meccanismo di applicazione dei correttivi congiunturali di settore, territoriali ed individuali per il 2014 ed i conseguenti relativi accertamenti e quali iniziative intenda intraprendere per evitare che, l'applicazione di tali correttivi cosi come modificati, non pregiudichi l'andamento di tante attività economiche già fortemente segnate dalla grave e persistente congiuntura economica ancora in corso. Al riguardo, sentita l'Agenzia delle entrate, si rappresenta quanto segue. 
 Preliminarmente si rileva che in assenza di dati dichiarativi dei soggetti segnalati dall'Onorevole interrogante, non è possibile fornire una valutazione in merito ad eventuali incapacità dei correttivi "crisi" di cogliere compiutamente per tali soggetti gli effetti della particolare congiuntura economica del 2014. 
 In ordine alla nuova, metodologia con la quale sono stati elaborati i correttivi previsti dalla revisione congiunturale speciale degli studi di settore per il periodo d'imposta 2014, approvata con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 15 maggio 2015, l'Agenzia delle entrate evidenzia che la stessa fa uso dei modelli lineari misti per stimare, la componente random, l'effetto della crisi economica sui ricavi/compensi. I vantaggi nell'utilizzo dei modelli lineari misti sono: l'adozione di un unico modello econometrico per la determinazione dei correttivi congiunturali settoriali, individuali e territoriali; la possibilità di analizzare e scartare i soggetti anomali (outlier); la maggiore robustezza sul piano statistico. 
 L'ulteriore novità riguardante le analisi predisposte per la revisione congiunturale speciale degli studi di settore per il periodo d’imposta 2014 è costituita da un apposito studio sull'analisi dell’efficienza produttiva. La misura dell’intervento correttivo previsto per la normalità economica e del correttivo congiunturale individuale è stata calcolata sulla base della "Variazione del l’efficienza produttiva del singolo contribuente" (differenza tra il valore dell’efficienza produttiva relativa al 2014 e il più elevato valore di efficienza produttiva relativamente agli anni 2011, 2012 e 2013). Rispetto al passato, tale metodologia consente di non penalizzare le imprese che investono e assumono e di incentivare la dichiarazione veritiera di alcune variabili quali il "Valore dei beni strumentali" e il "numero di addetti" che assumono una significativa importanza nella corretta applicazione degli studi di settore. Al riguardo si segnala che, con riferimento al periodo d'imposta 2013, sono state inviate, nell'ambito del processo di spinta alla compliance previsto dall'articolo 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (legge di stabilità 2015), specifiche comunicazioni a contribuenti che hanno presumibilmente indicato in maniera errata i viali necessari per l'applicazione dei correttivi crisi (presenza di incongruenze tra i dati indicati nel quadro F - elementi contabili - per le annualità 2011 e 2012 e quelli corrispondenti dichiarati nel 2013 nel quadro T - Congiuntura economica).
 Inoltre, l’Agenzia delle entrate fa pre sente che, analogamente a come operato per le precedenti annualità interessate dai correttivi crisi, la Commissione degli esperti degli studi di settore, a valle delle presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d'imposta 2014, sarà chiamata ad esprimere il proprio parere in merito alla capacità dei correttivi crisi di cogliere adeguatamente la particolare congiuntura economica negativa relativa a tale annualità. In relazione, infine, all’utilizzo degli studi di settore in fase di accertamento, nel rilevare che allo stato non sono stati attivati controlli sulla base delle risultanze degli studi di settore con riferimento al periodo d'imposta 2014, giova sottolineare che, come ribadito nella circolare 25/E del 6 agosto 2014, i dati presenti negli studi di settore dovranno essere maggiormente impiegati quale strumento di selezione per l’ulteriore attività di controllo, piuttosto che quale mero strumento accertativo.
 fonte: ipsoa.it

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