Leggi europee 2014

PUBBLICATE IN GU LE LEGGI EUROPEE 2014 

Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i due strumenti con cui è stata sdoppiata la ex legge comunitaria: la Legge 9 luglio 2015, n. 114 (Legge di delegazione europea) che recepisce, nel nostro Paese, alcune importanti direttive europee e la legge 29 luglio 2015, n. 115 (Legge europea 2014) volta invece a chiudere 14 procedure di infrazione. 
(Legge 9 luglio 2015, n. 114 - GU 31 luglio 2015, n.176)
 (Legge 29 luglio 2015, n. 115 - GU 3 agosto 2015, n.178)


Tessera professionale europea: verso l’Europa delle professioni 
Una delle novità introdotte dalla legge di delegazione europea 2014 è il recepimento della direttiva 2013/55/Ce, in materia di tessera professionale europea. Il regolamento recante la procedura per il rilascio della tessera professionale europea in favore di alcune specifiche categorie di lavoratori autonomi consentirà, dal 18 gennaio 2016, in tutti gli Stati Membri, di conoscere tempestivamente i casi in cui sia venuta meno anche temporaneamente l’ abilitazione professionale in capo ai titolari della tessera. Il documento non sostituisce il meccanismo comunitario per il riconoscimento delle qualifiche preposto alla libera circolazione dei professionisti e in questa prima fase riguarderà una minima parte delle professioni/attività autonome. 

  Finanziare l'attività professionale con i fondi europei 
L'equiparazione tra attività professionale ed impresa, che apre ad una naturale evoluzione della figura del professionista e soprattutto a nuove opportunità di accesso al mercato, è al centro del dibattito istituzionale. Si attende una posizione chiarificatrice sul piano giuridico, che sciolga il nodo e consenta al nostro ordinamento di allinearsi ai consolidati orientamenti assunti da Bruxelles per sostenere l'attività dei liberi professionisti in Europa. 

  Prevenzione e gestione armonizzata delle crisi bancarie nell’Unione Europea - Uno sguardo d’insieme 
La crisi finanziaria e del debito sovrano ha rivoluzionato la regolazione economico-finanziaria europea, determinando un’evoluzione tanto della disciplina di rango prudenziale quanto dei meccanismi e delle architetture della vigilanza. In tale contesto, la Dir. 2014/59/UE sul risanamento e la risoluzione degli enti creditizi e le imprese di investimento (BRRD) ha armonizzato gli strumenti e i poteri da utilizzare per far fronte al dissesto degli enti, in un’ottica di prevenzione e tutela del sistema finanziario nel suo complesso, e a complemento di quanto previsto dal c.d. CRD package. Il recepimento della BRRD nell’ordinamento italiano si presenta particolarmente complesso, in quanto inserito nel contesto istituzionale dell’unione bancaria e in un quadro ordinamentale in cui la specialità delle risoluzioni bancarie dialoga da decenni con un diritto fallimentare in continua evoluzione. 

  Pubblicata la legge Europea 2014 
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 3 agosto 2015 è stato pubblicato il testo della legge Europea 2014. Con riferimento alla normativa IVA, la legge modifica la disciplina delle cessioni intracomunitarie e dei servizi connessi agli scambi internazionali. 

  Legge europea 2014: le principali novità di interesse per le imprese 
Il D.D.L. sulla legge europea 2014 contiene disposizioni abrogative o modificative finalizzate a porre rimedio ai casi di non corretto recepimento della normativa europea, che hanno dato luogo a procedure di pre-infrazione o di vera e propria infrazione. Nella tabella di sintesi l’analisi delle principali novità di interesse per le imprese. 

  L’adeguamento alla direttiva iva del regime sospensivo per i beni da lavorare 
La normativa nazionale prevede un regime di sospensione d’imposta per i beni trasferiti in ambito intracomunitario a scopo di lavorazione che prescinde dalla destinazione dei beni lavorati, diversamente dalla corrispondente normativa comunitaria, che subordina il regime sospensivo alla condizione che i beni risultanti dalla lavorazione siano rispediti nel Paese UE di origine. Il Governo, con l’emendamento al disegno di Legge Europea 2014 , intende porre rimedio al profilo di incompatibilità rilevato dalla Corte di Giustizia lo scorso anno, in modo da evitare l’apertura formale della procedura di infrazione da parte della Commissione Europea, la cui fase pre-contenziosa è già stata avviata. 

  Piccole importazioni: servizi accessori senza IVA 
Il disegno di legge Europea 2014 prevede l’estensione della non imponibilità IVA delle importazioni di piccole spedizioni a carattere non commerciale e di "valore trascurabile", anche ai servizi accessori. Tali oneri, tra cui quelli di trasporto, attualmente si aggiungono al costo del bene ai fini dell’applicazione della franchigia doganale e delle esenzioni IVA. Per effetto della nuova disposizione i citati costi non verranno più computati e pertanto non saranno soggetti a dazi ed imposta. La novità rappresenta un incentivo all’introduzione di beni di valore modesto con vantaggi rilevanti soprattutto per il commercio elettronico indiretto . 
 fonte: Il Quotidiano Ipsoa

.