VENERDI' 11 SETTEMBRE 2015 DI Maurizio Fazio
Nella seduta del 4.9.2015, il Consiglio dei Ministri ha approvato altri quattro decreti legislativi. Il progetto di riforma del
"mercato del lavoro" assume oramai un contorno definito.
Il Governo ha definitivamente approvato i quattro decreti legislativi che completano il percorso del Jobs Act. Con la
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale si completerà il percorso riformatore del mercato del lavoro che l'esecutivo ha
portato avanti e che tante polemiche ha creato nel Paese.
I provvedimenti approvati il 4 settembre hanno lo scopo dichiarato di:
- semplificare l'attività ispettiva;
- riordinare i servizi per il lavoro e le politiche attive;
- semplificare le procedure e gli adempimenti a carico di cittadini e imprese;
- riordinare gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.
L'esecutivo affronta il nodo dei controlli nel mondo del lavoro attraverso l'istituzione dell'Ispettorato Nazionale del
Lavoro, dotando questo nuovo Ente di personalità di diritto pubblico, di autonomia di bilancio e di "autonomi poteri per la
determinazione delle norme concernenti la propria organizzazione ed il proprio funzionamento".
Il compito principale dell'Ispettorato sarà quello di coordinare, secondo le direttive del Ministro del Lavoro, la vigilanza in
materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria. In una parola programmare l'attività per tutto il personale
ispettivo ivi compresi gli ispettori INPS e INAIL.
Il settore nevralgico dei servizi al lavoro e delle politiche attive viene riformato con la creazione di una Rete Nazionale
dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
(ANPAL), e formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall'INPS, dall'INAIL, dalle Agenzie per il
lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all'attività di intermediazione, dagli enti di formazione, da Italia Lavoro, dall'ISFOL
nonché dal sistema delle Camere di commercio, dalle università e dagli altri istituti di scuola secondaria di secondo
grado.
Il Ministero del lavoro fisserà linee di indirizzo triennali ed obiettivi annuali in materia di politiche attive e definirà i livelli
minimi che le prestazioni devono avere su tutto il territorio nazionale.
Sarà istituito un Albo nazionale dei soggetti accreditati a svolgere funzioni in materia di politiche attive del lavoro, un
Sistema informativo delle politiche del lavoro e il fascicolo elettronico del lavoratore.
Ancora una volta il Governo ha sentito l'esigenza di intervenire per semplificare gli adempimenti connessi al rapporto di
lavoro, il decreto interviene sulle procedure di assunzione dei disabili, sulla costituzione e gestione del rapporto di
lavoro, in materia di salute e sicurezza sul lavoro e opera una revisione delle sanzioni in materia di lavoro.
La norma che più di tutte ha fatto e farà discutere riguarda la modifica della disciplina dei controlli a distanza del
lavoratore. La modifica dell'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori è stata giustificata da un necessario adeguamento della
disciplina all'evoluzione tecnologica. Infine, è stata completata la riforma degli ammortizzatori sociali attraverso
l'introduzione di un testo unico per la cassa integrazione e per i fondi di solidarietà, abrogando oltre 15 leggi e norme
stratificatesi negli ultimi 70 anni. Gli obiettivi perseguiti sono: inclusione di lavoratori e imprese; semplificazione e
certezze per le aziende e razionalizzazione delle integrazioni salariali.
(Il presente scritto è frutto del pensiero dell'autore e non impegna in nessun modo l'Amministrazione di appartenenza.)
FONTE: SISTEMA RATIO