Giovedì 11 agosto 2016
L’agente della riscossione deve sempre motivare l’intimazione di pagamento determinata dalla decadenza dalla rateazione,
anche se si tratta di un’ipotesi prevista per legge. Il rapporto tra il contribuente e l’agente della riscossione deve infatti rispettare i principi della collaborazione reciproca, della buona fede e della trasparenza degli atti.
Questo è quanto ha affermato la Ctp di Bari nella sentenza n. 1388/11/2016 del 15 aprile 2016.
L’agente della riscossione mediante intimazione di pagamento (ai sensi dell’articolo 50 del Dpr 602/73) richiedeva l’integrale pagamento in un’unica soluzione di somme relative a cartelle di pagamento già notificate e per le quali il contribuente aveva chiesto ed ottenuto la rateizzazione del relativo pagamento (ex articolo 19 del Dpr 602/73).
Contro tale atto il contribuente ricorreva dinnanzi alla commissione tributaria provinciale competente deducendo l’inesistenza della notifica (in quanto effettuata a mezzo Pec), la mancata instaurazione del contraddittorio preventivo alla richiesta di pagamento e il difetto di motivazione dell’atto, in quanto lo stesso non specificava i motivi sottostanti alla richiesta di pagamento in unica soluzione di somme per le quali, in precedenza, lo stesso agente della riscossione aveva concesso la dilazione di pagamento.
I giudici baresi, accogliendo il ricorso, hanno precisato che l’agente della riscossione non aveva specificato se il contribuente fosse o meno decaduto dal beneficio della dilazione, pertanto l’intimazione impugnata è da considerarsi illegittima per difetto di motivazione. È onere dell’agente della riscossione che intende avvalersi della decadenza specificare i motivi per i quali la stessa si sia avverata, così da consentire al contribuente di esercitare il proprio diritto di difesa.
Infatti, anche il rapporto tra il contribuente e l’agente della riscossione deve essere ispirato al rispetto del principio della collaborazione reciproca, della buona fede e della trasparenza degli atti posti in essere, i quali devono essere portati a conoscenza delle parti con i mezzi previsti dalla legge, al fine di consentire alle stesse parti di conoscere i motivi che li sorreggono.
FONTE:ILTUOTRIBUTARISTA