Martedì 12 aprile 2016
Il bonus bebè consiste in un contributo economico disposto a favore di donne lavoratrici che, dopo aver usufruito del congedo di maternità, rinunciano al congedo parentale e ricevono in sostituzione dei voucher per il pagamento di una baby-sitter o di asili nido.
Dal 1° febbraio 2016 è possibile presentare all’INPS la domanda per il beneficio mediante modalità telematica accedendo al sito ufficiale dell’INPS e seguendo il percorso: “Servizi per il cittadino - Autenticazione con PIN - Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito - Invio delle domande per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto dei servizi per l’infanzia”.
La donna lavoratrice per poter presentare la domanda per il bonus bebè deve preventivamente munirsi di:
Pin INPS dispositivo poiché l’invio deve essere effettuato con modalità telematica (se non è in possesso del Pin deve richiederlo all’INPS o telematicamente o recandosi presso gli uffici INPS territoriali);
ISEE in corso di validità (la Dichiarazione ISEE può essere inoltrata all’INPS telematicamente o rivolgendosi ad un CAF).
Una volta in possesso della documentazione suindicata la mamma deve inoltrare la domanda per il bonus bebè fornendo le seguenti informazioni:
dati anagrafici del minore per il quale si intende effettuare la domanda (cognome, nome, codice fiscale, sesso, data di nascita, luogo, provincia e stato di nascita indirizzo, n° civico, CAP, comune, provincia e stato di residenza);
in caso di adozione/affidamento nazionale, oltre ai dati anagrafici, è necessario indicare la data di adozione e di ingresso in famiglia;
in caso di adozione/affidamento internazionale, oltre ai dati anagrafici, è necessario indicare la data di adozione/affidamento, data di ingresso in Italia, data di ingresso in famiglia e dati relativi alla trascrizione del provvedimento di adozione internazionale (data, provincia e comune dei registri di stato civile);
data dell’ultimo giorno di congedo di maternità riferito al minore indicato;
periodi di congedo parentale eventualmente già fruiti per il minore indicato;
dati del datore di lavoro, inclusi indirizzo PEC/email;
dati relativi al proprio inquadramento contrattuale (tipo di contratto ed eventuale percentuale di part-time);
dati anagrafici del padre;
tipo di rapporto di lavoro del padre e codice fiscale del datore di lavoro del padre;
periodi di congedo parentale eventualmente fruiti dal padre in relazione al minore per cui si chiede il beneficio con dettaglio del datore di lavoro presso il quale ha fruito dei suddetti periodi.
E’ importante ricordare che, per quanto riguarda il bonus per gli asili nido, è necessario che nella domanda sia presente il nome dell’istituto scolastico al quale il genitore ha iscritto il figlio, scelto tra quelli convenzionati.
Il bonus bebè eroga a favore di donne lavoratrici, dipendenti del settore pubblico o privato, ma anche parasubordinate o libere professioniste iscritte alla Gestione Separata Inps, voucher del valore di 600 euro mensili per la durata di 6 mesi per il pagamento di baby-sitter o asili nido.
L’importo del voucher dipende dall’orario di lavoro della neomamma: si arriverebbe alla cifra di 3.600 euro (= 600 x 6) nel caso in cui a chiedere il benefico sia una lavoratrice che ha un impiego full-time.
La Finanziaria ha assegnato 20 milioni di euro alla misura, il che significa che potranno esser accontentate circa di 5.500 mamme a con impiego full-time e per sei mesi, ma in realtà potranno esser di più se le richieste arriveranno anche da lavoratrici part-time o per periodi inferiori.
Si ricorda che per poter accedere al beneficio è necessario essere negli 11 mesi successivi al periodo di maternità obbligatoria ed aver rinunciato al congedo parentale.
FONTE:www.lavoroeconcorsi.com