Giovedì 14 gennaio 2016
Con la sentenza de qua, i giudici di Palazzo Spada sono stati chiamati a pronunciarsi sul rapporto intercorrente tra l’impugnazione della dichiarazione di pubblica utilità e l’azione risarcitoria per i danni da occupazione illegittima,
nonché sui poteri del giudice amministrativo in queste ipotesi.
In particolare, si sono domandati se la reiezione del ricorso avverso la dichiarazione di pubblica utilità implicasse automaticamente anche la reiezione della domanda risarcitoria e se, visto l’assenza nell’art. 42 bis del D.P.R. 327/2001 di un termine per adottare l’atto di acquisizione sanante, il giudice possa ordinare alla p.a. occupante di scegliere, entro un determinato termine, tra l’emanazione del provvedimento di acquisizione sanante e la restituzione del bene.
Con riguardo alla prima questione, ritiene il Consiglio, che “è errata la sentenza di primo grado che fa discendere automaticamente dal rigetto dei motivi di impugnazione della delibera di approvazione del progetto, alla quale era riconnessa la dichiarazione di pubblica utilità, anche l’infondatezza dell’azione risarcitoria da occupazione illegittima, ove risulti che la parte ricorrente abbia chiesto anche la condanna della p.a. espropriante al risarcimento e quest’ultima non abbia emesso il decreto di espropriazione entro i termini decorrenti dall’occupazione d’urgenza, atteso che l’illegittima occupazione dei terreni del privato costituisce di per sé un’autonoma fattispecie costitutiva di danno”.
Con riguardo alla seconda questione, il Collegio ha dapprima richiamato l’orientamento di recente espresso dalla Corte Costituzionale (sent. 71/2015) che ha eliminato ogni dubbio di costituzionalità sull’art. 42 bis nella parte in cui non prevede un termine per adottare il relativo provvedimento di acquisizione, e ha, poi, affermato che, proprio al fine di far ottenere al privato una decisione della p.a. in un termine giudizialmente stabilito, “il giudice possa condannare l’Amministrazione a scegliere, entro un termine fissato, tra l’adozione del provvedimento di acquisizione o la restituzione del bene con il risarcimento dei danni derivanti dall’occupazione illegittima”. SS
CONSIGLIO DI STATO - SEZ. VI, 28 dicembre 2015, n. 5841
fonte: il diritto amministrativo.it