Venerdì 21 ottobre 2016
Il ministero istituisce un Fondo per incentivare la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese, con assegnazione agevolata delle azioni
Pubblicato sul sito del Ministero del lavoro
il decreto interministeriale 20 giugno 2016 che dà attuazione alle disposizioni della legge di stabilità 2014 (l. 147/13). Il decreto istituisce un Fondo presso il Ministero del Lavoro per agevolare la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese, oltre che per diffondere piani di azionariato specifici per i lavoratori dipendenti. La misura era stata prevista dalla legge di stabilità 2014.
La dotazione del Fondo è funzionale a incentivare le imprese che assegnano ai propri dipendenti azioni a titolo gratuito, o che le offrono loro a condizioni più vantaggiose rispetto al mercati. Le modalità previste sono le seguenti:
Possono essere coinvolti soltanto i lavoratori assunti a tempo indeterminato che siano operai, impiegati o quadri.
La sottoscrizione dovrà essere volontaria, libera da qualsivoglia vincolo e non discriminatoria tra i lavoratori e non potrà superare il limite del 20% della retribuzione netta annua.
Al lavoratore deve essere riconosciuta una somma equivalente al 30% del valore dell'azione assegnatagli a titolo gratuito, mentre per le assegnazioni a titolo oneroso è previsto un importo pari al 30% della differenza tra il valore dell'azione e l'importo di sottoscrizione offerto, importo che in ogni caso non potrà superare i 10 euro ad azione.
L'agevolazione riconosciuta a ciascuna impresa non può andare oltre il 10% dello stanziamento del Fondo, se invece si è in presenza di un gruppo di imprese il limite sale al 20%.
Rispetto ad altri paesi l'Italia è ancora piuttosto indietro nella diffusione di strumenti di partecipazione dei dipendenti al capitale di impresa, e il ritardo con cui queste norme della legge di stabilità del 2014 hanno trovato attuazione purtroppo lo conferma . Nella legge di stabilità 2016 è prevista una detassazione al 10% per i premi di produttività e per le somme erogate sotto forma di utili delle imprese, che in confronto appare più incentivante.
Fonte: Il Sole 24 Ore