Concorso pubblico Magistratura 2016: 350 posti di magistrato ordinario


Pubblicato nuovo Concorso Magistratura 2016 : bando di selezione per 350 posti di magistrato ordinario. 

Con un recente Decreto Ministeriale, è stato bandito un nuovo Concorso nella Magistratura: il bando è finalizzato all’assunzione di 350 Magistrati ordinari. 

Le domande possono essere presentate entro il 21 dicembre 2015 ore 23,59.

 Requisiti di partecipazione al concorso 

Per partecipare al concorso, i candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti: 
 – cittadinanza italiana; 
 – esercizio dei diritti civili; 
 – condotta incensurabile; 
 – idoneità fisica all’impiego; 
 – posizione regolare nei confronti di eventuale servizio di leva; 
 – assenza d’inidoneità riportata per tre volte nel concorso per esami, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda; 
 – appartenenza a una delle seguenti categorie: 
 – magistrati amministrativi e contabili; 
 – procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; 
 – dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; 
 – appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche, in possesso di laurea in giurisprudenza, non incorsi in sanzioni disciplinari; 
 – dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; 
 – abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari; – soggetti che hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni senza demerito, e non sono stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari; 
 – laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali; 
 – laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche; 
 – laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione; 
 – laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato; 
Inoltre tutti i candidati devono essere in regola con il pagamento del diritto di segreteria; a tal fine deve essere indicato in domanda l’avvenuto versamento, in conto entrata del bilancio dello Stato, della somma di euro 50,00, quale contributo per la copertura delle spese della procedura concorsuale. 

 Prove d’esame 

L’esame consisterà in tre prove scritte ed in una prova orale. 
La verifica scritta consisterà nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti su: 
– diritto civile; 
– diritto penale; 
– diritto amministrativo. 
 Per lo svolgimento di ciascun elaborato teorico i candidati avranno a disposizione otto ore dalla dettatura della traccia. 
 La prova orale verterà su: 
– diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
– procedura civile; 
– diritto penale; – procedura penale; 
– diritto amministrativo, costituzionale e tributario; 
– diritto commerciale e fallimentare; 
– diritto del lavoro e della previdenza sociale; 
– diritto comunitario; 
– diritto internazionale pubblico e privato; 
– elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; 
– colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco. 
Le date delle prove saranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 2016. Domande di partecipazione al concorso Il candidato, per poter partecipare al concorso, deve registrarsi sul sito del Ministero della Giustizia, inserendo le credenziali di autenticazione richieste (codice fiscale, posta elettronica nominativa, password) Se il candidato risulta già registrato al concorso precedente, a 340 posti, può accedere direttamente alla procedura, senza bisogno di registrarsi nuovamente Effettuata la registrazione, il candidato deve compilare ed inviare il form online di domanda. In risposta, il sistema notificherà al candidato il file contenente la domanda di partecipazione che dovrà essere salvata, stampata, firmata, scansionata in formato PDF unitamente a copia del documento di riconoscimento ed inviata, attraverso upload / caricamento del file sul sito. In mancanza di invio, la domanda sarà considerata inesistente. Le domande eventualmente redatte o trasmesse in modalità differenti da quelle stabilite nel bando non saranno considerate ricevibili. 

FONTE: www.laleggepertutti.it

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