Studi di settore: presto l'addio

Venerdì 25 marzo 2016

Entro l'estate previsto il superamento secondo quanto annunciato dal viceministro Casero al convegno nazionale dei commercialisti
Da quanto sembra, gli studi di settore dovrebbero diventare presto solo un ricordo per i professionisti: tra gli interventi fiscali previsti per la prossima estate, infatti, è in programma anche il loro superamento. O quanto meno un deciso "restyling", come lo ha definito il viceministro dell'Economia, Casero, durante il convegno nazionale dei Commercialisti su fisco e partecipate svoltosi a Torino la scorsa settimana. Si conferma, insomma, la prosecuzione di un lavoro già da qualche tempo in corso (leggi: "Avvocati e professionisti: addio agli studi di settore"). Ma le richieste dei professionisti, sulle quali il Governo e l'amministrazione finanziaria stanno mostrando notevoli aperture, sono anche altre. La sospensione feriale dei termini amministrativi nel mese di agosto, ad esempio, potrebbe essere inserita nel decreto correttivo sulle semplificazioni. Vi è inoltre l'idea di ridurre gli adempimenti, anche al fine di minimizzare la pressione fiscale e combattere l'evasione. Qualche spiraglio di concretizzazione lo ha guadagnato, poi, la proposta avente ad oggetto la deducibilità delle spese che i professionisti sostengono per la formazione continua: in proposito la richiesta del Parlamento, fatta ai professionisti per il tramite del presidente della commissione finanze del Senato Marino, è quella di presentare una proposta organica di discussione che permetta di avere una visione di insieme, presupposto imprescindibile per tentare di fare qualcosa in merito. Il confronto fatto a Torino tra commercialisti, Governo e Parlamento, almeno sul piano degli intenti, sembra insomma essere stato decisamente proficuo. Ora non resta che attendere che si passi dalle parole ai fatti. 

 Fonte: www.StudioCataldi.it

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