Giovedì 12 maggio 2016
Le soglie sono state definite in base all’area disciplinare della facoltà
(medica, sanitaria, scientifico-tecnologica, umanistico-sociale) e alla regione in cui ha sede il corso di studi
Spese per le università non statali:|fissati gli importi massimi detraibili
Stabilito, con decreto Miur n. 288 del 29 aprile 2016, il limite di detraibilità, per l’anno 2015, delle tasse e contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle università non statali.
L’emanazione del provvedimento era stata prevista dalla legge di stabilità 2016 che, modificando l’articolo 15, comma 1, lettera e), del Tuir, ha previsto che, a partire dal 2015, la detraibilità delle spese per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università non statali avvenga in misura non superiore a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà con decreto del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali.
Nella tabella, i limiti di spesa individuati dal decreto in base alla disciplina e alla sede geografica del corso di laurea:
AREA DISCIPLINARE
CORSI DI ISTRUZIONE NORD CENTRO SUD E ISOLE
Medica 3.700 2.900 1.800
Sanitaria 2.600 2.200 1.600
Scientifico-Tecnologica 3.500 2.400 1.600
Umanistico-sociale 2.800 2.300 1.500
Per gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello, la spesa massima di detraibilità è:
- 3.700 euro per i corsi e i master con sede in regioni del Nord
- 2.900 euro per il Centro
- 1.800 euro per il Sud e le Isole.
Ai fini della detrazione d’imposta, agli importi fissati dal decreto – che, secondo quanto previsto dalla Stabilità 2016, dovranno essere aggiornati con Dm entro il 31 dicembre di ogni anno – va aggiunta la tassa regionale per il diritto allo studio (articolo 3 della legge 549/1995).
FONTE:FISCOGGI - DI Patrizia De Juliis