Riforma Lavoro: i nuovi decreti attuativi

Riforma Lavoro: approvati nuovi decreti Jobs Act (cassa integrazione, controlli, fondi di solidarietà, politiche per l'occupazione), ufficiali revisione contratti e misure di conciliazione lavoro-famiglia. 

di Barbara Weisz - 15 giugno 2015

Quattro nuovi decreti attuativi del Jobs Act approvati in CdM (in materia di cassa integrazione, fondi di solidarietà bilaterali, controlli in azienda, politiche per il lavoro) e disco verde definitivo per altri due Dlgs in esercizio della delega di Riforma Lavoro (revisione contratti e conciliazione tempi vita-lavoro), approvati dal Governo il 20 febbraio ed ora al termine del proprio iter parlamentare.

I nuovi decreti
 Cassa integrazione 
  •  La sua durata è fino a 24 mesi, a cui se ne possono aggiungere altri 12 (per un massimo di 36) in caso di contratti di solidarietà. 
  • Viene estesa a categorie finora escluse (es.: assunti con contratto di apprendistato professionalizzante).
  • L’aliquota pagata dalle aziende per il suo finanziamento viene ridotta: dall’1,90% all’1,70% per le imprese fino a 50 dipendenti; dal 2,20% al 2% per quelle sopra i 50 addetti; dal 5,20% al 4,70% per l’edilizia. 
  • Viene introdotto un contributo addizionale legato all’utilizzo effettivo degli ammortizzatori sociali, pari al 9% della retribuzione persa per i periodi di cassa (cumulando CIGO, CIGS e contratti di solidarietà) fino a un anno di utilizzo nel quinquennio mobile, al 12% sino a due anni e del 15% sino a tre.
  Decreti Jobs Act, cassa integrazione per le PMI 
 Controlli 

Viene istituito l’Ispettorato nazionale del lavoro per coordinare la vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria, definire la programmazione ispettiva e le modalità di accertamento, dettare linee di condotta e direttive operative per il personale ispettivo (compreso quello in forza presso INPS e INAIL). 

Fondi di solidarietà bilaterali 

La platea dei beneficiari viene estesa a tutti i settori che non sono coperti dalla cassa integrazione nelle imprese con almeno cinque dipendenti. Dal gennaio 2016 nasce il Fondo di integrazione salariale finanziato dalle imprese, che pagano un’aliquota dello 0,45% della retribuzione se hanno meno di 15 dipendenti, dello 0,65% se sono sopra questa cifra; il Fondo gestisce prestazioni di solidarietà (in presenza di riduzione dell’orario di lavoro), per 12 mesi, e integrazione salariali. 

Politiche attive 

  • Arriva l’assegno di ricollocazione, spendibile presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati a svolgere funzioni e compiti in materia di politiche attive del lavoro. 
  • Semplificazioni per la gestione digitale dei dipendenti da parte delle imprese, con comunicazioni esclusivamente telematiche e istituzione del fascicolo elettronico del lavoratore. 
  • Nasce la Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.

I decreti definitivi 
Riordino Contratti

  • Stop alle collaborazioni a progetto, non più stipulabili dopo l’entrata in vigore del decreto e dal 2016 da trasformare in contratti subordinati. 
  • Cambia la disciplina delle mansioni, con apertura al demansionamento. 
  • Novità normative su somministrazione, voucher lavoro, apprendistato e tempo parziale, con la possibilità di utilizzare il part-time in alternativa al congedo parentale.

 Conciliazione vita-lavoro

 Congedo di maternità più flessibile, estensione congedo parentale ai primi 12 anni di vita del figlio, misure per la genitorialità, congedo per donne vittima di violenza di genere.

FONTE: PMI.IT - http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/98948/riforma-completata-tutti-i-decreti.html

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